L'arca olearia

Anche la varietà d'olivo Sant'Agostino è resistente a Xylella fastidiosa

Anche la varietà d'olivo Sant'Agostino è resistente a Xylella fastidiosa

Varietà di olivo da mensa poco tollerante alla verticillosi, alla rogna e ai freddi primaverili. La Sant'Agostino resiste all'occhio di pavone

11 ottobre 2023 | C. S.

E’ la varietà Sant’Agostino la nuova speranza di rigenerazione del Salento, un olivo da mensa che sta mostrando resistenza al batterio killer della Xylella fastidiosa, su cui sono in corso indagini diagnostiche, test e verifiche, obbligatori nell’iter per richiedere all’Unione Europea l’autorizzazione al reimpianto di altre vairetà, oltre al Leccino e ad FS17. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati del progetto Biosavex portato avanti da Impresa Verde Puglia, dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e Degli Alimenti – Disspa, Dall’università Degli Studi Di Pisa- Dipartimento Di Scienze Agrarie, Alimentari, Agro-Ambientali (Disaaa-A), Dall"Istituto Scienze Della Vita - Scuola Superiore Di Studi Universitari E Di Perfezionamento Sant’anna, dal Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, dal CREA Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente, sede di Bari, dal CNR - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e Coldiretti Puglia, nelle aziende agricole Tremolizzo Cosimo, Martella Francesca, Olearia Murrone Srl e Coopolio Salento.

La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – afferma Coldiretti Puglia - rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – aggiunge Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Bisogna velocizzare l’iter di autorizzazione per l’utilizzo delle nuove cultivar – insiste Coldiretti Puglia - che, sulla base delle risultanze delle sperimentazioni del CNR, presentano caratteri di tolleranza alla Xylella, assicurando la liberalizzazione del “brevetto” FS 17 nei tempi previsti. Va anche reso operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021.

La varietà d'olivo Sant'Agostino

La varietà d'olivo Sant'Agostino è una varietà di oliva da mensa pugliese.

L'albero è abbastanza vigoroso ma di modesto sviluppo, le branche mediamente assurgenti, hanno un portamento raccolto con rami fruttiferi molto flessibili, lunghi e penduli.

L'oliva è grande (8-9 grammi), asimmetrica, di forma ovoidale e larghezza massima nella zona centrale.

Poco tollerante alla verticillosi, alla rogna, alla fumaggine e ai freddi primaverili. È invece particolarmente resistente all'occhio di pavone.

L'olivo Sant'Agostino è una pianta poco rustica e di non facile adattamento ai diversi areali olivicoli.

Questa varietà preferisce terreni calcarei e profondi ma non eccessivamente umidi.