L'arca olearia

Gli effetti dell'ossigeno sulla qualità e sulla conservabilità dell'olio extra vergine di oliva

Gli effetti dell'ossigeno sulla qualità e sulla conservabilità dell'olio extra vergine di oliva

Il packaging è importante: livelli di ossigeno nello spazio di testa inferiori al 5% migliorano drasticamente la conservabilità dell'olio extra vergine di oliva

31 marzo 2023 | R. T.

Uno studio americano dell’Università della Florida ha valutato l'impatto di un basso spazio di testa di O2 in contenitori trasparenti e scuri a diverse temperature di conservazione (10 °C e 28 °C) sulla qualità e sulla durata di conservazione dell'olio extravergine di oliva (EVOO).

Lo spazio di testa delle bottiglie è stato controllato a quattro diverse concentrazioni di O2, 2, 5, 10 e 21%. I parametri qualitativi sono stati determinati dopo 3, 6, 9 e 12 mesi di conservazione: acidi grassi liberi, valore di perossido, coefficienti di assorbimento K270 e K230, polifenoli totali, contenuto di clorofilla, indice di stabilità ossidativa e colore.

I risultati mostrano che bassi livelli di ossigeno nello spazio di testa, pari al 2 e al 5%, hanno aumentato significativamente la durata di conservazione dell'EVOO conservato in bottiglie scure e trasparenti a 10°C.

Il miglioramento della durata di conservazione dell'EVOO è stato invece minore quando è stato conservato a 28°C.

Non si sono verificate differenze significative tra i campioni di EVOO confezionati con concentrazioni di O2 nello spazio di testa del 10 e 21% in bottiglie trasparenti conservate a 28 °C, mentre sono state osservate differenze significative con concentrazioni di O2 nello spazio di testa del 2 e 5%.

Questi risultati suggeriscono che è importante ridurre al minimo l'ossigeno nello spazio di testa nelle confezioni di olio extravergine di oliva.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio

L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio

06 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo

Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità

05 dicembre 2025 | 15:45

L'arca olearia

Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili

Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina

05 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Ecco come l'olivo può diventare tollerante a Xylella fastidiosa: il caso Cellina di Nardò

L'architettura idraulica dello xilema, con il diametro dei vasi, la frequenza, la lunghezza, la disposizione dei condotti non solo regola l'efficienza idraulica ma consente all'olivo di tollerare meglio le infezioni da Xylella fastidiosa

05 dicembre 2025 | 14:30

L'arca olearia

Il dolce amaro del migliore olio extravergine di oliva italiano

L’amaro è un sapore tipico dell’età adulta perché in questo modo si ha avuto tempo per imparare a distinguere, specie noi assaggiatori di olio extravergine di oliva, aggiungo io, tra un amaro “buono” e uno cattivo, ovvero un “amaro medicinale”

05 dicembre 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

L'arca olearia

La differente sensibilità al gelo di radici, germogli, foglie e gemme di quattro varietà di olivo

L’Ascolana è risultata la varietà più tollerante al freddo, mentre Coratina la più sensibile. Ecco la differente sensibilità di diversi tessuti dell’olivo per la stima del danno da gelo

05 dicembre 2025 | 12:00