L'arca olearia
Comunicare l'olio extra vergine di oliva: la differenza tra saper fare e saper raccontare
Viviamo nell’era dei social, del marketing sfrenato dove l’immagine o il giochino di parole è più importante del contenuto
03 marzo 2023 | Piero Palanti
Saper raccontare, saper fare
Il mondo dell’olio extravergine mi affascina sempre, nonostante le problematicità ricorrenti, le difficoltà del mercato e le bizzarrie climatiche.
Ogni anno viviamo grandi emozioni, scopriamo nuovi profumi o l’espressione di qualche nuova cultivar.
Immaginate quanto c’è da scoprire nelle cultivar recuperate e quante cultivar ci sono da recuperare ancora.
Un mondo enorme e fantastico.
Questo patrimonio va raccontato in modo semplice e replicabile ma soprattutto riscontrabile nell’assaggio.
Viviamo nell’era dei social, del marketing sfrenato dove l’immagine o il giochino di parole è più importante del contenuto, troppo spesso si arriva al consumo di un prodotto senza averlo assaggiato prima, oppure senza conoscere le sue vere caratteristiche.
Il problema principale è che spesso non si possono assaggiare i prodotti prima dell’acquisto, oppure si viene “catturati “ dal canto delle sirene e si fa la fine dei marinai.
Non siamo consumatori attenti, non siamo critici colti e sinceri, troppo spesso siamo di parte e troppe volte difendiamo il nostro “orticello”.
Come pensare di diffondere la cultura dell’olio extravergine di qualità raccontando un olio diverso della realtà? Oppure confrontandolo ad altri prodotti distorcendo la realtà?
Sono ormai quattro anni che ho adottato una comunicazione mista, veloce e di immediata comprensione.
Le chiamo schede grafiche sensoriali, le uso nell’app Extravoglio per comunicare più velocemente con gli Chef e aiutarli nelle loro scelte. Le schede vengono create in modo da rappresentare il più possibile i sentori e i sapori dell’olio, foglia di pomodoro piuttosto che pomodoro, mandorla fresca anziché mandorle secche, fiori di cardo e così via.
La scheda viene inviata loro con una descrizione dell’olio:

“Il blend Organic Cru dell’Azienda Ciccolella, di colore verde intenso, ha un fruttato verde medio-intenso con sentori freschi di cicoria, spinaci, prezzemolo e mela verde; al palato i sentori trovati all’olfatto si mischiano in modo elegante accompagnati da un sapore di mandorla fresca poco amara che lo rende ancora più particolare; ottimo equilibrio e persistenza.”
Dopo la visualizzazione delle schede si parla dei sentori e degli abbinamenti possibili, qualcuno chiede un campione ma, devo essere sincero, sono rimasti in pochi. Si passa all’ordine diretto al produttore.
Dopo l’arrivo dell’olio la mia telefonata di conferma è d’obbligo:
Chef come hai trovato l’olio? Si abbina bene? Ti Piace?
Facilitare la comunicazione è fondamentale.
Riuscireste ad assaggiare il blend Organic Cru dell’Azienda Ciccolella con gli occhi?
Non vi resta che trovare conferma nell’assaggio.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Utilizzo di fungicidi rameici contro l'occhio di pavone dell'olivo e possibili tracce di rame nell'olio d'oliva
La legge stabilisce la quantità massima consentita di 0,40 mg di rame per chilo nelle olive da tavola e negli oli di oliva.Quale è il limite massimo di trattamenti autunnali per evitare di superare il livello di residuo consentito?
10 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
Le cecidomie che attaccano le olive, dopo la mosca dell’olivo
L'attività delle cecidomie associate ai frutti di olivo può interferire con la qualità dell'olio. Lasioptera berlesiana è attratta da funghi o da semiochimici dei tessuti dell’oliva attaccata dalla mosca dell’olivo. A settembre la specie dominante è Clinodiplosis sp
09 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
La classificazione delle varietà di olivo dalla morfologia 3D delle olive e dei noccioli
La caratterizzazione morfologica valuta i tratti della pianta, dei fiori, delle foglie, dei frutti e dei noccioli, con la morfologia dell'endocarpo considerata la più affidabile per la discriminazione di cultivar di olivo
08 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Filtrazione dell'olio extravergine di oliva: l'influenza su umidità e fenoli
Oltre a proteggere l'olio extravergine d'oliva dal degrado chimico riducendo il contenuto di acqua, la fase di filtrazione lo rende più brillante per l'accettazione da parte dei consumatori. Il contenuto dei diversi composti fenolici durante la filtrazione differisce per ogni famiglia
07 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio
L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio
06 dicembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo
Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità
05 dicembre 2025 | 15:45