L'arca olearia

Quali parametri tenere d’occhio appena l'olio di oliva esce dal frantoio

Quali parametri tenere d’occhio appena l'olio di oliva esce dal frantoio

I controlli di qualità in un frantoio sono molto importanti. Ci permettono di stabilire da subito il valore del prodotto ma anche di verificarne la corretta conservazione

12 novembre 2021 | Claudio Vignoli

Gli oleifici, grandi o piccoli, industriali o artigianali, sono a tutti gli effetti dei siti di produzione alimentare e in quanto tali è fondamentale che garantiscano anche un controllo sulla qualità del prodotto. Un aspetto fondamentale sia per poter fare un’immediata valutazione dell’olio sia per monitorarlo in caso di stoccaggio.
Ma quali sono i parametri qualitativi più importanti da tenere in considerazione all’interno di un frantoio oleario? Sicuramente i principali da considerare sono l’acidità, i perossidi e i polifenoli. L’acidità poiché è il principale indice di qualità e determina la categoria merceologica. Il suo valore dipende infatti dalla qualità della materia prima e ci dà subito informazioni sulla qualità delle olive molite (e quindi sul valore del prodotto ottenuto). Perossidi e polifenoli invece sono parametri volubili che tendono cioè a modificarsi come conseguenza del normale invecchiamento o di una errata gestione della materia prima.

I perossidi, in particolare, rappresentano l’indice di ossidazione: il loro numero è un vero e proprio “marker” di freschezza ed è influenzato da luce, temperature elevate e presenza di ossigeno nell’olio. Un alto livello di perossidi può indicare per esempio una scorretta conservazione del prodotto così come l’avvicinarsi della sua scadenza.
I polifenoli, infine, sono un indice legato al potere antiossidante dell’olio e quindi alla potenzialità che esso ha di mantenersi nel tempo. Ma non solo: determinano anche le caratteristiche organolettiche.

Risulta quindi evidente che l’analisi di queste componenti svolge un ruolo importantissimo nel monitoraggio della qualità e genuinità dell’olio.

Sicuramente è bene effettuare le analisi da subito sull’olio appena prodotto. Per questo per quei frantoi che operano conto terzi, cioè che forniscono solo il servizio di frangitura, è importante fornire un servizio completo così da garantire al cliente olivicoltore anche le informazioni relative alla qualità dell’olio ottenuto.
Ma le analisi sono fondamentali anche per quei frantoi che ritirano l’olio, per i quali è indispensabile assicurarsi della qualità in modo da determinare il valore del prodotto acquistato.

Naturalmente, il controllo di qualità non si esaurisce solo con un primo controllo. Una raccomandazione è infatti quella di verificare nel tempo, più volte, la qualità dell’olio stoccato. Le ragioni, come si è visto sopra, sono legate al fatto che l’olio d’oliva è un prodotto non trattato e quindi instabile, ma se ben conservato ha un’ottima durata nel tempo.

Nello specifico, il consiglio è quello di controllare i polifenoli soprattutto all’inizio così da verificare immediatamente il potere antiossidante del prodotto appena molito e quindi la sua potenzialità a mantenersi a lungo nel tempo. Periodicamente, invece, è opportuno effettuare l’analisi dei perossidi in modo da verificare lo stato di ossidazione del nostro prodotto.

Sicuramente non dovrà poi mancare un’analisi finale del prodotto prima del confezionamento.

Le analisi di qualità possono essere effettuate all’interno del frantoio o oleificio utilizzando i metodi chimici tradizionali che prevedono, però, conoscenze tecniche specifiche e l’allestimento di un vero e proprio laboratorio attrezzato. In alternativa, esistono metodi moderni che consentono in pochi minuti e con estrema precisione di verificare i principali parametri qualitativi. Il sistema più utilizzato attualmente è CDR OxiTester, metodo chimico composto da un analizzatore e un kit di reagenti che consentono in pochi minuti di effettuare le analisi di acidità, perossidi e polifenoli oltre al K270 e agli zuccheri nelle olive.

Si tratta di sistemi di analisi manuali e quindi occorre estrema attenzione: tuttavia essendo le procedure molto semplici, l’esito è estremamente sicuro e affidabile. In particolare il CDR Oxitester è un sistema pensato espressamente per i frantoi e per essere quindi utilizzato da chiunque senza necessità di un laboratorio o di personale specializzato.  
Uno dei vantaggi del CDR OxiTester è di permettere l’analisi anche sulle olive determinandone la qualità e il grado di maturazione. Questo sistema può essere utile per verificare il momento giusto per la raccolta o per separare le partite di olive in base alla loro qualità oltre che definirne un valore al momento del conferimento in frantoio. Un vantaggio, quest’ultimo, da non sottovalutare soprattutto per quegli oleifici che acquistano le olive e che quindi le pagano in base alla loro qualità.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Comunità batteriche sintetiche per difendere l'olivo

Assemblate due SynCom, ovvero comunità batteriche sintetiche, formate da tre batteri ciascuno, selezionati per la loro stabilità, sinergie funzionali e potenziale di biocontrollo. La nuova frontiera è la gestione funzionale del microbioma vegetale

14 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'influenza della raccolta tardiva delle olive sulle composizioni di acidi grassi, sui composti fenolici e sugli attributi sensoriali dell'olio d'oliva

Ritardare troppo la raccolta delle olive aumenta l'acido palmitico, l'acido stearico, l'acido linoleico e in generale il tenore di acidi grassi polinsaturi nell'olio d'oliva. In calo anche il contenuto fenolico e di acido oleico

13 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

La relazione tra mosca olearia e lebbra dell’olivo

La Grecia sta sperimentando una recrudescenza della lebbra dell’olivo che sta facendo nascere miti e leggende metropolitane. Gli agronomi della Messina hanno deciso di fare chiarezza

13 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Ottimizzazione della gramolazione della pasta di olive: tempo, temperatura, ossigeno e additivi naturali

Un aspetto chiave dell'estrazione dell'extravergine è la coalescenza di piccole goccioline di olio generate durante la frangitura in goccioline più grandi, che possono essere facilmente separate attraverso metodi meccanici. Ecco come ottimizzare il processo

12 dicembre 2025 | 16:30

L'arca olearia

Effetti della sostituzione dell'azoto minerale con azoto organico sul comportamento floreale, sulla qualità dei frutti e sulla resa dell'olivo

L'azoto è il nutriente minerale chiave negli oliveti, essenziale per la crescita. La sua carenza riduce significativamente la fotosintesi. L'elevata efficienza di fioritura con fertilizzanti organici azotati potrebbe essere attribuita alla capacità dei microrganismi del suolo di rilasciare regolatori di crescita come citochinine, auxine e gibberelline

12 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Tolleranza alla mosca dell’olivo: aspetti morfologici, dimensioni della cuticola e composti volatili che difendono le olive

Diverse cultivar esposte alla mosca dell'olivo mostrano differenze nelle punture sterili e nella percentuale di infestazione larvale ma esistono anche meccanismi di difesa post-ovideposizione

12 dicembre 2025 | 14:00