L'arca olearia 26/07/2021

Comprendere lo stato di salute degli oliveti dal satellite

Comprendere lo stato di salute degli oliveti dal satellite

L'analisi degli spettri di fluorescenza possono fornire preziose informazioni ma non grazie a sistemi satellitari per via delle interferenze. Il satellite Flex dell'Agenzia Spaziale Europea e un nuovo modello 3D risolvono il problema


Attraverso un modello fisico 3D sviluppato dai ricercatori dell'Istituto di agricoltura sostenibile (IAS), appartenente al Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (CSIC), è ora possibile conoscere lo stato di salute degli alberi, compresi gli ulivi, senza interferenze del sottobosco circostante nella raccolta dei dati.

In questo modo, è possibile rilevare alterazioni nello stato di salute degli esemplari arborei, anche se si trovano accanto ad altra vegetazione colpita da un parassita, cosa che finora interferiva con i risultati dell'analisi.

Quando si discriminano le piante, uno dei parametri misurati è la fluorescenza, un indicatore non visibile che ci permette di conoscere lo stato di salute della vegetazione, rivelando se soffre di qualche effetto ambientale negativo o di un essere vivente.

"Quando si lavora con certi satelliti, le risoluzioni delle immagini sono molto più basse, e un albero non può essere visto a occhio nudo", ha detto Alberto Hornero, autore principale dello studio "Assessing the contribution of understory sun-induced chlorophyll fluorescence through 3-D radiative transfer modelling and field data", pubblicato sulla rivista Remote Sensing of Environment. Ora il problema appare risolto. Anche se i cespugli si trovano sotto la chioma degli alberi, è possibile differenziarli dagli alberi per l'analisi.

La ricerca è stata condotta per quasi due anni con un ampio lavoro sul campo, compresi i voli, in questo caso con equipaggio, analizzando immagini ad alta risoluzione spaziale e spettrale per studiare l'effetto del sottobosco a diverse risoluzioni.

Il modello è già stato valutato prima della sua applicazione, che sarà effettiva quando verrà lanciato il satellite FLEX dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), operativo nei prossimi due anni, secondo l'esperto.

di T N