L'arca olearia
L'angolo delle buone notizie per l'olio di oliva italiano di eccellenza
Fresco Market, Tuodì, Doreca creano uno spazio dedicato agli oli extra vergini di oliva italiani di alta qualità. Vendite ma anche cultura di prodotto, grazie a sentori e gusti diversi
02 luglio 2021 | Piero Palanti
Un bella notizia ogni tanto ma tante domande.
In un periodo così confuso ci sono notizie fanno ben sperare per la filiera olivicola.
Andando oltre le solite polemiche od osservazioni che provocano notizie del genere, vorrei prima precisare i numeri della produzione di quest’anno.
Produzione stimata nell’annata 2020/21 è di 273mila tonnellate per un fabbisogno interno di circa 500 mila tonnellate e qui già non tornano i conti …
È indiscutibile che abbiamo bisogno di importare olio.
Abbiamo bisogno anche di esportare, vista la richiesta dell’Italian style nel mondo.
I numeri sono semplici e alla portata di tutti, non mentono.
E quindi la domanda più importante: perché molti produttori hanno ancora tanto olio nelle cisterne?
Abbiamo un mercato interno debole e poco consapevole, politiche settoriali colabrodo e, non di meno, una filiera troppo frammentata .
Bisognerebbe arrivare al grande consumatore e far assaggiare i grandi oli Italiani risultato della enorme biodiversità che abbiamo .
E qui arriviamo alla notizia: le società Doreca SPA e Dico SPA, proprietarie di 160 supermercati aperti in zona Centro e Nord Italia (che comprendono le insegne Fresco Market, Tuodì , Doreca) in collaborazione con la guida Extravoglio, da dicembre 2020 sta portando avanti un progetto semplice e funzionale, inserendo tanti produttori di qualità nei loro scaffali, in modo da rendere accessibile a tutti il buon olio, detto così sembra una semplice accordo economico ma non lo è, sono stati rispettate le spese di produzione e il costo finale della bottiglia è stato concordato a 9,90 € per tutti.
Così facendo decade la discriminante prezzo e si dà la possibilità al consumatore di scegliere in quella fascia di prezzo ben 10 oli diversi con i loro diversi sentori e gusti, aumentando la conoscenza sul prodotto e diversità di utilizzo dell’olio di qualità. A breve saranno organizzati corsi sulla conoscenza dell’olio extravergine in alcune filiali sia per formare il personale che per il consumatore finale.
Queste sono le aziende che hanno scelto di investire in questo progetto :
1. La selvotta (Abruzzo) www.laselvotta.it
2. Accademia olearia (Sardegna) www.accademiaolearia.com
3. Montenigo (Veneto) www.montenigo.it
4. Giacomo Grassi (Toscana) www.giacomograssi.it
5. Agricadd Società Agricola (Umbria) www.orodigiano.it
6. Società cooperativa Colli Etruschi (Lazio) www.collietruschi.it
7. Oleificio Trespaldum (Molise) www.trespaldum.com
8. Sabino Leone (Puglia) www.sabinoleone.it
9. Oro Di Rufolo (Puglia) www.orodirufolo.it
10.Baglio Ingardia (Sicilia) www.baglioingardia.com
Nessun dubbio sulla loro serietà e qualità e complimenti a Dico spa e Doreca Italia S.p.A per l’audace progetto.
Nell’augurio che in tanti vadano a sostenere (assaggiando e criticando, se necessario) iniziative del genere la domanda sorge spontanea:
Quanti altri protagonisti della GDO avranno il coraggio di fare un progetto simile?
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Stretta spagnola sull'olio di oliva tunisino: la Commissione europea se ne lava le mani
Proprio mentre il governo tunisino decide una stretta sull'export, minancciando di bloccare le licenze di esportazione a chi vende a meno di 3,5 euro/kg, ecco che la Commissione europea fa orecchie da mercante all'interrogazione di Dario Nardella
11 dicembre 2025 | 15:00 | Alberto Grimelli
L'arca olearia
Le prospettive dei vini dealcolati e parzialmente dealcolati
L’indagine ha confermato l’interesse dei produttori per i vini no alcol, con oltre il 60% degli intervistati propenso a introdurre questo tipo di produzione. L’elemento che maggiormente influenza l’intenzione di produrre vini dealcolati è rappresentato dalle aspettative dei vantaggi che ne possono derivare
11 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
La concimazione azotata dell'olivo: l'effetto sull'allegagione, l'alternanza e la produttività
La concimazione azotata aumenta costantemente la produzione delle olive, ma solo quando la concentrazione fogliare è al di sotto della soglia di sufficienza. D'altra parte, la carenza di azoto ha comportato una riduzione della crescita vegetativa, della fioritura, dell'allegagione e, in definitiva, della produzione di olive
11 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Un'analisi ambientale completa della produzione di olio d'oliva in Puglia
L'agricoltura guida la maggior parte degli impatti ambientali nella produzione di olio d'oliva. L'elevata domanda di fertilizzanti e carburanti è un fattore ambientale chiave. Le strategie circolari e le migliori pratiche agronomiche attenuano gli oneri ambientali
10 dicembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
Utilizzo di fungicidi rameici contro l'occhio di pavone dell'olivo e possibili tracce di rame nell'olio d'oliva
La legge stabilisce la quantità massima consentita di 0,40 mg di rame per chilo nelle olive da tavola e negli oli di oliva.Quale è il limite massimo di trattamenti autunnali per evitare di superare il livello di residuo consentito?
10 dicembre 2025 | 10:00
L'arca olearia
Le cecidomie che attaccano le olive, dopo la mosca dell’olivo
L'attività delle cecidomie associate ai frutti di olivo può interferire con la qualità dell'olio. Lasioptera berlesiana è attratta da funghi o da semiochimici dei tessuti dell’oliva attaccata dalla mosca dell’olivo. A settembre la specie dominante è Clinodiplosis sp
09 dicembre 2025 | 10:00