L'arca olearia
Gli oli extra vergini di oliva in frittura non sono tutti uguali
E' ben noto, ormai da diversi anni, che l'extra vergine di alta qualità è ottimo per la frittura. Vi sono però differenze, in ragione del diverso profilo fenolico varietale, nella protezione dall'ossidazione termica
18 giugno 2021 | T N
La frittura in olio extravergine di oliva è una pratica culinaria apprezzata che conferisce caratteristiche organolettiche uniche al cibo fritto.
Tuttavia, l'alta temperatura (sopra i 180 °C) contribuisce a deteriorare i benefici per la salute dell'extra vergine accelerando le reazioni di degradazione.
E' ben noto, ormai da diversi anni, che l'extra vergine di alta qualità è ottimo per la frittura proprio in ragione del ricco contenuto fenolico, che protegge i grassi dall'ossidazione termica durante la frittura, almeno per qualche tempo.
Andando oltre, l'Università di Cordoba, analizzando la concentrazione dei principali composti fenolici che contribuiscono all'indicazione salutistica inclusa nel regolamento della Commissione europea (UE) 432/2012, ha scoperto che friggendo fino a 90 minuti a 180 °C il decadimento delle concentrazioni variava non solo in ragione del singolo composto fenolico ma anche della composizione fenolica complessiva, dipendente dalla varietà.
A questo scopo, quattro extra vergini monocultivar ("Arbequina", "Cornicabra", "Hojiblanca", e "Picual") con diverso profilo fenolico sono stati selezionati per studiare l'impatto della frittura sui fenoli.

Un decadimento significativo del contenuto fenolico è stato osservato per tutti gli extra vergini durante la frittura.
E' stato rilevato inoltre un cambiamento nel profilo fenolico attraverso la conversione di forme aperte di oleuropeina e agliconi ligstrosidi (oleomissionale e oleocoronale) in oleaceina e oleocantale nei primi cicli di frittura.
I cambiamenti nella dinamica del decadimento dei singoli fenoli è molto variabile in ragione della varietà.
Per esempio per l'idrossitirosolo, su Arbequina il decadimento significativo dopo 10 minuti, rimanendo poi stabile. Su Cornicabra e Picual, invece, il contenuto rimane stabile per tutti i 90 minuti. Su Hoijblanca il contenuto cala progressivamente con il tempo.
Nessuna differenza invece è stata riscontrata tra le varietà per il contenuto di luteina e apigenina, al contrario di quanto mostrato per oleocoronale e oleomissionale.
Presto, insomma, non solo dovremmo abituarci a scegliere un olio extra vergine di oliva di buona qualità per la frittura ma anche in ragione del suo profilo fenolico.
Una varietà, un olio... una frittura.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La corretta indicazione della campagna sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva
Cosa scrivere in etichetta per essere in regola? I chiarimenti dell’ICQRF: la dicitura “campagna di raccolta”, da utilizzare per l'etichettatura e prevista all'art. 11 del Reg. (UE) 2022/2104, "non ha alcun legame con la “campagna di commercializzazione”
04 dicembre 2025 | 16:00
L'arca olearia
La gestione della potatura dell’olivo per il bilanciamento della crescita vegetativa e della produzione
In un contesto di cambiamenti climatico è necessario gestire la potatura dell’olivo limitando il più possibile il riscoppio vegetativo con eccessivo ombreggiamento della chioma e consumi idrici elevati. Determinanti modalità e tempi di intervento
04 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Aumentare la concentrazione fenolica nelle foglie di olivo contro gli stress
L'attività biologica dei fenoli nelle foglie di olivo utile per la difesa dell'olivo nei confronti di stress biotici e abiotici. Ecco l'effetto di trattamenti fogliari di silicio e selenio su importanti antiossidanti come l'oleuropeina e altri secoiridoidi, così come i flavonoidi
03 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L’influenza delle temperature sulla qualità dell’olio di oliva
La sintesi di triacilglicerolo è fortemente ridotta nel mesocarpo dell'olivo da temperature superiori a 30°C. Esiste una correlazione negativa tra il contenuto di acidi grassi monoinsaturi e la temperatura. Concentrazioni più elevate di squalene e steroli nei siti più caldi
02 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'impatto della centrifugazione verticale sulla qualità dell'olio d'oliva
La centrifugazione verticale è un passo fondamentale nella produzione di olio extravergine di oliva. Ecco quanto può veramente ossidare l'olio, aumentando il valore di perossidi e diminuendo il contenuto fenolico
01 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L'acido salicilico contro la rogna dell'olivo
Studiata l'efficienza dell'acido salicilico, un ormone vegetale ed un utile antibatterico naturale, a diverse concentrazioni contro i batteri Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi
30 novembre 2025 | 12:00