L'arca olearia 07/05/2021

Effetti dell'olio d'oliva e dei suoi componenti minori sulle malattie cardiovascolari, sulle infiammazioni e sul microbiota intestinale

Effetti dell'olio d'oliva e dei suoi componenti minori sulle malattie cardiovascolari, sulle infiammazioni e sul microbiota intestinale

Oltre a difendere il cuore, i componenti presenti nell'olio di oliva sono inoltre associati alla promozione della salute intestinale poiché stimolano una maggiore biodiversità dei batteri intestinali benefici, migliorandone l'equilibrio


L'olio d'oliva è uno degli ingredienti principali della Dieta Mediterranea, essendo un importante alleato nella prevenzione di alcune malattie.
La sua composizione nutrizionale è formata principalmente da acidi grassi monoinsaturi, con l'oleico come acido principale, più componenti minori che agiscono come antiossidanti efficaci, come l'idrossitirosolo e l’oleuropeina.

Alcuni studi, tra i quali quello di Gabriela Marcelino e collaboratori, hanno dimostrato che il consumo di olio d'oliva, così come dei suoi componenti isolati o in sinergia tra di essi, può essere un fattore protettivo primario e secondario contro lo sviluppo di malattie cardiovascolari in quanto riduce le concentrazioni del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-c) e le relative forme ossidate (LDLc-oxidizet) inoltre aumenta la concentrazione di lipoproteine ad alta densità (HDL).

Inoltre, esercita un'influenza sui marker infiammatori, come alcune interleuchine e il fattore di necrosi tumorale, che sono agenti pro-infiammatori dell’organismo, in particolare, a livello epatico e del tessuto adiposo, diminuiscono l’interleuchina-6 (IL-6), l’interleuchina-17A (IL-17A), l’interleuchina-1β (IL-1β), il Fattore di Necrosi Tumorale (TNF-α) e la cicloossigenasi-2 (COX-2). La COX.2 è maggiormente inibita dall’azione dell’oleocantale dell’EVO.

I componenti presenti nell'olio di oliva sono inoltre associati alla promozione della salute intestinale poiché stimolano una maggiore biodiversità dei batteri intestinali benefici, migliorandone l'equilibrio. A livello del microbiota intestinale aumentano il Bifidobacterium e il Lactobacillus johnsonii, mentre diminuiscono Firmicutes e Bacteroidetes.

L'obiettivo della revisione pubblicata in Nutrients del 2019, presenta dati recenti sulle conclusioni scientifiche nutraceutiche dei componenti dell'olio d'oliva sul metabolismo, focalizzati alla prevenzione di malattie cardiovascolari, infiammazioni croniche e alterazioni del microbiota intestinale.

Bibliografia

Marcelino G. et alii. 2019, Effects of Olive Oil and Its Minor Components on Cardiovascular Diseases, Inflammation, and Gut Microbiota. Nutrients; 11(8), 1826;