L'arca olearia

Dalla sansa possibili 600 milioni di euro di nuovo fatturato per il settore oleario

Grazie a biodigestori aerobici con larve di mosche nere soldato, per un frantoio medio l'integrazione al reddito potrebbe variare tra 410 mila e 530 mila euro, mentre arriverebbe a 1,2 milioni per un impianto di lavorazione della sansa

19 gennaio 2021 | Vilar Juan

Lo studio si intitola “Incidenza dei sistemi di utilizzo della sansa mediante biodigestori aerobici di rifiuti organici con biomassa di larve di insetti nel settore della lavorazione dell'olio d'oliva”. L'analisi di fattibilità economica, ambientale e legale, è stata effettuata negli ultimi mesi da Juan Vilar Consultores Estratégicos, su iniziativa e su richiesta della società Bioento.u Lo studio di ricerca ha tenuto conto dei quasi 14 mila frantoi distribuiti su tutto il pianeta e dei 223 impianti di lavorazione della sansa esistenti nei 67 paesi produttori di olio d'oliva.

Questo studio analizza la situazione attuale del settore, la sua evoluzione e le potenzialità future, evidenziando la necessità di migliorare la competitività e il trattamento sostenibile dei sottoprodotti, con l'obiettivo di renderli ecologici, redditizi, efficienti e puliti, trasformando questo input, sansa, in proteine e fertilizzanti organici.

A tal fine, per la lavorazione del prodotto vengono utilizzati biodigestori aerobici con larve di mosche nere soldato (Hermetia illucens), che si trasformano in fertilizzante ecologico e proteine animali, entrambi molto richiesti e con un elevato potere d'acquisto.

L'attuale mancanza di una fonte globale di proteine, insieme all'espansione della popolazione, e il crescente fabbisogno alimentare, insieme al più che elevato fabbisogno di fertilizzanti sostenibili, ne fanno un business attraente, in piena crescita e stabile nel tempo a medio termine. Inoltre, le fonti alternative di produzione della stessa, cioè di fertilizzanti e proteine, si rivelano più costose, e meno sostenibili, oltre ad essere sviluppate ad altre latitudini.

Se si tiene conto che la produzione mondiale di sansa potrebbe essere di circa 17-22 milioni di tonnellate a livello internazionale, e che ciò genererebbe, attraverso la digestione aerobica, il 6% di larve, e il 25% di fertilizzante ecologico, con un valore comune, inclusi i costi di opportunità, tra i 21 e i 27 euro a tonnellata, l'aumento dell'utile netto del settore potrebbe raggiungere i 600 milioni di euro netti, con i conseguenti effetti positivi sul reddito degli olivicoltori, e l'impatto ambientale. Inoltre, contribuirebbe a completare il ciclo bioeconomico circolare degli impianti di lavorazione delle olive e della sansa di oliva.

Pertanto, tenendo conto di questo calcolo e concludendo, in un frantoio medio, la generazione di reddito derivante dal trattamento della sansa mediante digestione aerobica, ipotizzando che la quantità di sansa prodotta sia di circa 20 mila tonnellate, varierebbe tra 410 mila e 530 mila euro per campagna, mentre per un impianto di lavorazione della sansa che trasformerebbe 100 mila tonnellate di prodotto, significherebbe quasi 1,2 milioni di euro di reddito aggiuntivo e complementare.

In altre parole, l'istituzione di sistemi di biodigestione aerobica della sansa, secondo lo studio, è un sistema di trattamento della sansa sostenibile, pulito, redditizio ed efficiente, oltre ad essere completamente allineato con il sistema legale, sia europeo che spagnolo, in termini di trattamento, funzionamento e utilizzo dei prodotti prodotti, cioè fertilizzanti ecologici e proteine animali.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura

Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente

24 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo

Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti

23 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo

I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia

23 dicembre 2025 | 10:10

L'arca olearia

Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio

La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati

22 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa

L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale

21 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Quali progressi contro Xylella fastidiosa?

Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa

21 dicembre 2025 | 10:00