L'arca olearia

Caratterizzazione di preparazioni tipiche di olive da tavola calabresi

Non solo olio d'oliva, anche le olive da tavola meritano attenzione. In Calabria vi sono varietà che hanno mostrato di possedere un buon contenuto in polifenoli totali, anche se non mancano punti critici evidenziati dalla finalista della borsa di studio Giorgio Fazari

24 luglio 2020 | Rosamaria Macrì

In Italia la coltura delle olive da tavola, pur avendo limitata importanza rispetto alle olive destinate alla produzione di olio, è caratteristica di alcuni areali dove la
diffusione di pregiate cultivar ha una lunga tradizione, anche per le favorevoli condizioni pedoclimatiche e sociali.

Nelle regioni del meridione italiano esiste un patrimonio olivicolo notevolmente variegato dal punto di vista delle varietà esistenti, tra le quali, però, soltanto alcune si sono dimostrate adatte per il consumo diretto.

Le olive appena raccolte non sono commestibili, per la presenza di glucosidi di natura polifenolica, in particolar modo l’oleuropeina, che conferiscono alla polpa il caratteristico gusto amaro. Per questo motivo l’obiettivo delle imprese conserviere è quello di allontanare il principio amaro, attraverso l’idrolisi
dell’oleuropeina.

Lo scopo della presente tesi è quello di valutare le caratteristiche organolettiche, qualitative di alcune preparazioni tipiche di olive fermentate prodotte nella provincia di Reggio Calabria e normalmente commercializzate negli esercizi commerciali locali.

Sono state prese in considerazione alcune tra le più importanti caratteristiche fisico-chimiche sia della polpa delle olive, sia delle salamoie (acidità libera, pH, attività dell’acqua, percentuale di cloruri, colore, etc.), al fine di valutare la qualità del prodotto finito e commercializzato.

Un ulteriore studio è stato eseguito per definire le proprietà antiossidanti delle olive fermentate, composti che svolgono un ruolo molto importante nel definire le caratteristiche dei prodotti vegetali freschi o trasformati: caratteristiche che, unitamente alle proprietà nutrizionali, salutistiche ed edonistiche, fanno assumere a questo frutto un ruolo di primaria importanza nell’alimentazione umana.

Dall’indagine effettuata, i campioni di Siderno e Martone hanno mostrato di possedere un buon contenuto in polifenoli totali confermato dai saggi di attività
antiossidante totale DPPH e ABTS. Tra i campioni analizzati, il contenuto diquesta tipologia di antiossidanti è compreso in un range variabile da 5810 a 13354
mg di acido gallico.kg-1.polpa

Nonostante l’elevata percentuale di NaCl riscontrata in molti campioni di salamoia, con lo scopo di inibire lo sviluppo di microrganismi responsabili di alterazioni più o meno gravi, sulla polpa delle olive sono apparsi valori di pH e aw, abbastanza critici per un potenziale sviluppo microbico indesiderato.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Una campagna olearia più povera del previsto e forte incertezza sul mercato dell’olio di oliva

Si cominciano a ridimensionare i numeri della campagna olearia 2025/26. Le rese più basse fanno temere una produzione da non più di 1,3 milioni di tonnellate in Spagna, mentre la Grecia potrebbe scendere sotto le 200 mila tonnellate. In Tunisia previste non più di 450 mila tonnellate. Gli operatori alla finestra

19 dicembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia

L'arca olearia

L'effetto della selenite di sodio sulla produttività dell'olivo e sulla biofortificazione e qualità dell'olio extravergine di oliva

Il selenio si distingue come particolarmente importante per la salute umana grazie alla sua capacità di migliorare l'azione antiossidante ma può anche migliorare l'adattamento degli olivi agli eventi climatici estremi

19 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'effetto degli squilibri nutrizionali di azoto e potassio sulla verticilliosi dell'olivo

Le osservazioni sul campo rivelano che l'eccesso di azoto o gli squilibri di azoto-potassici favoriscono le epidemie di verticilliosi dell'olivo. Effetti diversi a seconda della forma di azoto, nitrica o ammoniacale

19 dicembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Aromi dell’olio di oliva di nove varietà italiane: l’influenza di temperatura e pH sulla via della lipossigenasi

Gli enzimi presenti nelle olive sono determinati geneticamente, ma la produzione di composti volatili nell’olio extravergine di oliva cambia in relazione al grado di maturazione e al tempo di conservazione dei frutti e alle condizioni operative utilizzate durante l'estrazione dell'olio

19 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

L'impatto della pacciamatura, della fertilizzazione organica e inorganica attivata sull'olivo

Ecco i risultati sull'olivo della pacciamatura del suolo e quattro trattamenti di concimazione, tra cui l'utilizzo di nano fertilizzanti combinati con Ceratophyllum demersum, insieme alle loro interazioni, sui parametri di crescita delle piante

19 dicembre 2025 | 09:00

L'arca olearia

Annata di carica e annata di scarica dell’olivo: l’influenza di irrigazione e concimazione

L’alternanza di produzione è regolata da fenomeni di tipo ormonale e fisiologico, oltre che genetico, ma è possibile compensarli, almeno in parte, attraverso opportune tecniche agronomiche che possono migliorare lo sviluppo completo dei boccioli fiorali

18 dicembre 2025 | 13:00