L'arca olearia
OLIVI IN FIORE TRA QUALCHE SETTIMANA? FANTASCIENZA? I DANNI DA GELO SONO IN AGGUATO
Le piante sono in pieno risveglio vegetativo, con più di due mesi d’anticipo. C’è preoccupazione anche per una partenza dell’attività delle gemme a fiore. Intanto continuano i voli della mosca olearia
20 gennaio 2007 | R. T.
Avvicinarsi a un olivo e vedere dieci o più centimetri di nuova vegetazione è piuttosto comune, in quasi tutta Italia, questâinverno.
Si tratta di un risveglio anticipato, dovuto a temperature miti, oppure, come sembra sia accaduto nel Sud, le piante non sono andate nemmeno in riposo vegetativo.
Eâ un dato di fatto che gli alberi risultano in succhio, con la linfa che circola come fosse ormai primavera. Due mesi, tre, di anticipo sul normale,.
Ecco allora che, come qualcuno sta iniziando a prospettare, che potremmo vedere, se le temperature si manterranno su questi livelli, una fioritura anticipata, magari già nel mese di marzo. Per altri ,invece, potrebbe non esserci proprio una fioritura, è infatti noto che in alcune aree, dove il clima è mite tutto lâanno, senza discontinuità significative, lâolivo non riesce a soddisfare il fabbisogno in freddo necessario per la differenziazione delle gemme a fiore, con conseguente continua attività vegetativa ma senza alcuna produzione.
Rischio gelate
Anche lâolivo si acclimata, predisponendosi alle rigidità invernali. Nel caso, tuttavia, lâabbassamento delle temperature non fosse graduale ma repentino, i danni potrebbero essere consistenti.
I nuovi germogli, unitamente alle gemme a fiore, sono i tessuti meno resistenti alle basse temperature. La loro vitalità è già compromessa allorché si scende, per diverse ore consecutivamente, sotto lo zero.
Nel caso di gelate tardive, quindi, potrebbe risultare compromessa non solo la campagna 2006/07 ma anche, almeno parzialmente quella prossima.
Infatti lâolivo produce su rami di un anno, questo implica che i germogli nati questâinverno sono i portatori della fruttificazione del 2008. Nel caso questi venissero compromessi da una gelata vi sarebbero quindi ripercussioni negative anche per più di una campagna.
Potare o non potare
Il clima mite, nel caso di potatura intensa, potrebbe indurre lâolivo a una reazione vegetativa, emissione di nuovi germogli, di succhioni, a partire da poche decine di giorni dallâintervento, con maggiori rischi nel caso di successive gelate. Allo stesso modo, tagli e ferite potrebbero non avere il tempo di cicatrizzarsi, esponendo la pianta a una maggiore sofferenza.
Un ritardo eccessivo della potatura, dâaltro canto, avrebbe conseguenze non solo sotto il profilo organizzativo aziendale, ma anche per quanto concerne gli equilibri fisiologici della pianta che verrebbero alterati in un periodo delicato.
Qualche settimana di attesa, per comprendere meglio lâandamento climatico di questa stagione anomala, è non solo possibile ma probabilmente auspicabile.
Parassiti allâattacco
La mosca delle olive non si è fermata. In alcune regioni si è anzi avvantaggiata dellâandamento climatico, delle piogge ritardate e del carico di frutti ancora sulle piante per continuare a svilupparsi, deporre e produrre nuove generazioni.
Non è ancora ben chiaro quali effetti e ripercussioni si avranno a partire da luglio, ovvero con la nuova produzione. Se la popolazione di Bactrocera oleae non diminuirà , lâintensità di eventuali attacchi precoci potrebbe non risultare trascurabile.
Altri parassiti inoltre potrebbero essere maggiormente attivi questa primavera. Particolare attenzione andrà dunque prestata a tignola e alla cocciniglia.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Stabilire il momento ottimale per la raccolta delle olive: strumenti e parametri

La corretta determinazione del tempo di raccolta ottimale è fondamentale per garantire la massima qualità dell'olio d'oliva, che richiede la valutazione precisa e tempestiva della maturità delle olive: metodi distruttivi e non distruttivi
27 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
La gestione della mosca dell'olivo con metodi adulticidi: prodotti a confronto

Nessuno dei trattamenti ha ridotto significativamente l'infestazione totale rispetto ai controlli. Anche se l'esca attrattiva era bassa la capacità dei metodi adulticidi di proteggere l'oliveto è rimasta costante. L'efficacia dei diversi prodotti era però molto variabile
26 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le differenze nell'uso dell'acqua tra un olivo irrigato e uno in asciutto

L'olivo in asciutta ha strategie di uso dell'acqua più conservative rispetto agli alberi irrigati e gli alberi in deficit controllato si acclimatano in modo in modo funzionale e strutturativo agli adaquamenti parziali a lungo termine
21 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00