L'arca olearia

La scienza scommette sulla possibilità di rallentare o fermare Xylella fastidiosa

L'Università di Napoli, il Cnr e l'Università di Bari pensano che sia possibile "rallentare sino ad arrestare il batterio, prevenendo l’infezione di ulteriori olivi e lo scempio del nostro territorio". Tutto attraverso un contrasto intelligente alla sputacchina

17 luglio 2019 | T N

Una importante ricerca, condotta tra Napoli e Bari, e pubblicata su Scientific Reports, prestigiosa rivista online edita da Nature afferma che: “è possibile rallentare o fermare il batterio attraverso una appropriata strategia di gestione del vettore“. E’ quanto viene affermato nello studio “A lattice model to manage the vector and the infection of the Xylella fastidiosa on olive trees”, a firma delle ricercatrici Annalisa Fierro (Consiglio Nazionale delle Ricerche -SPIN, Napoli), Antonella Liccardo (Università degli Studi di Napoli Federico II & Istituto Nazionale Fisica Nucleare (INFN) – Sezione di Napoli) e del professore Francesco Porcelli (DiSSPA – Università degli Studi di Bari Aldo Moro).

“Lo studio propone un modello per descrivere l’invasione degli uliveti da parte del batterio Xylella Fastidiosa, con l’obiettivo di identificare una strategia integrata di gestione dell’epidemia, finalizzata ad arrestare l’infezione. Nodo cruciale di tale strategia è la gestione del vettore durante tutto il suo ciclo di vita: dagli stadi giovanili, fino all’adulto. In questo lavoro – scrivono i ricercatori – costruiamo un modello per simulare l’interazione tra batteri, vettori ed alberi e analizziamo l’effetto di diverse azioni di controllo degli adulti sulla diffusione della epidemia. Al fine di quantificare la probabilità che una pianta venga infettata da Xylella fastidiosa, consideriamo quattro fattori cruciali: l’infettività del batterio, l’efficienza della trasmissione da parte del vettore, il numero di vettori e il tempo trascorso dal vettore sulla pianta ‘ospite’. Nel nostro modello l’uliveto è raffigurato da un semplice reticolo quadrato con alberi di ulivo e vegetazione erbacea distribuiti sui siti del reticolo in modo da imitare la tipica struttura di un uliveto con diversi possibili valori del sesto d’impianto; i vettori adulti sono rappresentati da particelle che si muovono sul reticolo secondo regole dettate dall’interazione tra il ciclo di vita del vettore e quello della vegetazione. Su questo modello di base, si legge nel lavoro, creiamo una strategia di gestione integrata degli infestanti basata su una accurata definizione di modi, tempi e entità delle azioni di controllo disponibili. In particolare la tempistica e la sequenza degli interventi risulta cruciale. Così facendo gli autori dimostrano che è possibile invertire l’inarrestabile invasione da parte della Xylella fastidiosa pauca ST53, mediante una strategia razionale di controllo del vettore e della trasmissione’.

“Lo studio lascia pensare – afferma il professore Francesco Porcelli – che si possa significativamente rallentare sino ad arrestare il batterio, prevenendo l’infezione di ulteriori olivi e lo scempio del nostro territorio. La corretta temporizzazione e la massima efficacia degli interventi chimici, cioè il loro minimo uso, si dimostrano chiavi capaci di aprire la porta ad un futuro dell’agricoltura sostenibile e meno incerto”.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Un confronto tra la resistenza al gelo di varietà di olivo europee e caucasiche

Con lo spostamento della coltivazione dell’olivo sempre più a nord si pone il problema di avere varietà resistenti a ondate di gelo improvvise. Le cultivar italiane già danneggiate a -7 gradi ma ci sono varietà che resistono a -14 gradi centigradi

21 ottobre 2025 | 16:00

L'arca olearia

L’importanza della dimensione della griglia del frangitore sulla resa in olio delle olive

L’effetto sulla resa in olio della dimensione della griglia di un frangitore a martelli è più pronunciata sui frutti verdi rispetto ai frutti maturi. L’influenza anche sul contenuto fenolico dell’olio extravergine di oliva

20 ottobre 2025 | 13:00

L'arca olearia

I retroscena e i dettagli tecnici sul nuovo limite per gli steroli della Coratina: 800 mg/kg

Nessun trattamento di sfavore per la Coratina, anche per Koroneiki e Nocellara del Belice ora il limite è provvisorio fino a fine 2027. Le tre possibilità analitiche per renderlo definitivo: rapporto steroli liberi/legati, rapporto acidità libera/gliceridi parziali e polifenoli. Ecco il percorso più agevole e conveniente secondo Maurizio Servili dell’Università di Perugia

17 ottobre 2025 | 18:00 | Alberto Grimelli

L'arca olearia

L’effetto di biostimolanti ed estratto di aglio sulla produzione e resa in olio della Coratina

I preparati biologici che contengono un numero sufficiente di microrganismi, principalmente ceppi brevettati, sono noti come biofertilizzanti, apportando quanto serve in determinanti perriodi di stress della pianta, migliorando le sue performance e quindi anche la resa in olio delle olive

17 ottobre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Forza di distacco e caduta naturale delle olive durante la maturazione

Le relazioni tra stress idrico e cascola di olive nonchè tra la forza di ritezione del frutto e il carico di frutti. L'andamento della forza di distacco delle olive nelle settimane precedenti la raccolta differisce a seconda dell'anno ed è irregolare durante la maturazione. Ecco perchè

17 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Ecco come il cambiamento climatico ridurrà la resa in olio delle olive

La temperatura estiva è negativamente correlata con l'insorgenza dell'accumulo di olio, il tasso di accumulo e il massimo contenuto di olio. Ecco come potrà variare la resa in olio in ragione di diversi scenari di cambiamenti climatico

17 ottobre 2025 | 16:40