L'arca olearia

Un drone per impollinare l'olivo, aumentando l'allegagione

Un progetto di ricerca prevede la messa in funzione, all’interno di alcune aziende olivicole, di un sistema per controllare, tramite droni, la fioritura e distribuzione del polline sui fiori, verificandone l’allegagione estiva e quella a raccolta

12 aprile 2019 | C. S.

E’ dal forte attaccamento al territorio e alle tradizioni che nasce il progetto che cambierà le sorti del settore olivicolo. Un’idea lungimirante che ha preso vita sulle colline di San Gimignano e mira a dare nuove opportunità di sviluppo al settore olivicolo. Il 9 aprile il drone di “Olimpolli” è “volato” al Senato dove si è svolta presso la Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare l'audizione dei partner del Progetto sull'impollinazione degli olivi con l'ausilio di droni. I Senatori hanno voluto approfondire la messe a punto di innovazioni che potrebbero sostenere la produttività olivicola delle nelle aree colpite da Xilella.

Il progetto, nato come Gruppo Operativo con il finanziamento della Regione Toscana per la misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, prevede la messa in funzione, all’interno di alcune aziende agricole olivicole, di un sistema per controllare, tramite droni, la fioritura e distribuzione del polline sui fiori, verificandone l’allegagione estiva e quella a raccolta.

Hanno partecipato all’audizione in Senato alcuni dei molti soggetti che partecipano al progetto tra i quali: Claudia Fedi di Coldiretti Toscana, coordinatrice del progetto, Claudio Cantini del CNR Invalsa, Giampiero Cai e Marco Romi dell’Università di Siena, partner scientifico, Federico Montagnani della Tenuta Montagnani, partner agricolo, Paolo Marras di AERMATICA 3D,Partner per la tecnologia di agricoltura di precisione e Stefano Ulivi di Impresa Verde Grosseto. Altri soggetti coinvolti sono: Olearia Santella di Grosseto, Impresa Verde Siena, Biotac   e Center For Comunication Generative dell’Università di Firenze.

In sostanza con questo progetto si da vita ad una impollinazione assistita dell’olivo con ausilio di droni. E’ uno studio che vuole risolvere il problema della bassa percentuale di olive prodotte dalla pianta in proporzione ai suoi fiori. Il polline dell’olivo, viaggia trasportato dal vento anche per lunghe distanze. Incontrando particolari condizioni, come ad esempio l’umidità dell’aria, germina prima del dovuto, risultando poi inefficace ai fini riproduttivi. Infatti solo il 2-3% dei fiori diventeranno olive. Il polline, ancora attivo, viene raccolto direttamente dalle piante. Questa operazione può essere fatta direttamente dagli agricoltori, oppure possono decidere di acquistare tale prodotto da terzi, in quanto esistono già aziende specializzate in questo tipo di operazione che vendono polline di olivo a case farmaceutiche per produrre antistaminici. Una volta raccolto e tolte le impurità, il polline, in condizioni ideali di temperatura ed umidità, può essere conservato e utilizzato l’anno successivo. La presentazione ha suscitato l'interesse dei Senatori della Commissione che si sono complimentati con la compagine del Progetto Olimpolli.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

L’effetto del caolino contro la mosca dell’olivo

Dagli effetti fisici al comportamento di ovideposizione della mosca dell’olivo fino all’inibizione del comportamento alimentare e della mobilità. Importante sviluppare protocolli di applicazione adattati alle diverse condizioni geografiche, dall’1,5 al 5% di concentrazioni di caolino

18 luglio 2025 | 17:00

L'arca olearia

L’influenza della temperatura massima sulla crescita dell’olivo e la produzione di olive

La temperatura ottimale per la fotosintesi è compresa tra 15 °C e 30 °C. Il perimetro annuale del tronco, la crescita annuale e l'efficienza produttiva erano correlati negativamente con la temperatura massima in aprile-settembre

18 luglio 2025 | 16:00

L'arca olearia

Gestione delle erbacce in oliveto: l'effetto dell’inerbimento sulla produzione di olive e fertilità del suolo

L’inerbimento migliora la biodiversità e la salute del suolo senza compromettere la produzione di olive. E’ una promettente alternativa alla lavorazione del terreno, sostenendo sia gli obiettivi agroecologici che agronomici

18 luglio 2025 | 15:30

L'arca olearia

Le strategie di adattamento dell’olivo a Xylella fastidiosa

Rispetto al 2016, la risposta dell’olivo all’infezione in dieci anni ha mostrato strategie di adattamento: significativa riduzione del diametro e della frequenza dei vasi xilematici nei rami di un anno, nonché un cambiamento nella posizione dei vasi e nel numero di vasi xilematici isolati

18 luglio 2025 | 15:00

L'arca olearia

L’analisi sensoriale degli oli d’oliva

Ecco perchè l'analisi sensoriale dell'olio di oliva vergine effettuata da un panel diventa una prova analitica a tutti gli effetti. Le persone che partecipano al Panel test sono istruite ed allenate a memorizzare modelli positivi e negativi dell’olio

18 luglio 2025 | 14:00 | Giulio Scatolini

L'arca olearia

Il mercato dell’olio di oliva italiano è fermo: servono interventi urgenti

In un quadro competitivo sempre più complicato per la filiera olivicola nazionale serve un accesso agli scaffali della Grande Distribuzione, un percorso agevolato che la politica deve facilitare. L’interrogazione parlamentare del responsabile agricoltura di Forza Italia, Raffalele Nevi

18 luglio 2025 | 13:00