L'arca olearia 10/05/2018

Il decalogo per l'olivicoltura contro i cambiamenti climatici

La Spagna, nell'ambito del programma InfoAdaptaAgri, ha sviluppato alcune linee guida per gli olivicoltori per assicurare produttività alla coltura anche in presenza di variabili climatiche sempre più imprevedibili


I cambiamenti climatici hanno un forte impatto sull'olivicoltura, in particolare in quelle aree geografiche dove la coltura è fortemente localizzata, come accade per esempio in Spagna dove l'Andalusia rappresenta il 60-70% della produzione nazionale.
Le condizioni meteo e di clima, estremamente variabili, degli ultimi anni hanno imposto un cambio di paradigma all'olivicoltura, rendendo il contrasto ai cambiamenti climatici una priorità.
E' questa la ragione per cui l'associazione degli agricoltori, Upa, con il sostegno del Ministero dell'Agricoltura e della Fondazione per la Biodiversità, ha sviluppato un programma InfoAdaptaAgri per dare consigli utili ai contadini per produrre in un contesto più difficile.
Si tratta di manuali molto snelli e semplici, che contemplano decaloghi di facile applicazione in campo.
Per l'olivicoltura ecco i consigli degli esperti.

Scelta delle varietà di olive in base al luogo di produzione
Gli studi sull'olivicoltura si sono concentrati su come il cambiamento climatico stia influenzando la data di fioritura, il fabbisogno di freddo (vernalizzazione) e lo stress da calore durante la fioritura che può influenzare questa coltura. Di fronte agli scenari di cambiamento climatico, è necessario indagare e selezionare i genotipi con la maggiore resistenza biotica (funghi, insetti) e abiotica (siccità e calore).

Cambiamenti nell'orientamento delle file
Per i nuovi impianti viene consigliato l'orientamento delle file verso est, con un orientamento nord-sud a massimo 20-30 gradi. Con questo orientamento, gli olivi sono meno esposti durante il pomeriggio e le ore centrali del giorno. Questa precauzione permette alla pianta di resistere meglio alla siccità, in particolare durante l'invaiatura e la maturazione, consentendo una maggiore resa in olio.

Minime lavorazioni del suolo
L'obiettivo è ridurre il numero di lavorazioni per ridurre l'erosione del suolo e la perdita di materia organica. Con questo sistema, i sarmenti vengono lasciati a terra e il peso del macchinario viene ammortizzato, riducendo la suola di lavorazione.

Copertura del suolo con pacciamatura/mulching
La pacciamatura consente di mantenere l'umidità nel suolo, controllare le erbe infestanti e aumentare la quantità di materia organica del suolo, tra gli altri benefici. Si possono utilizzare foglie, residui colturali e paglia, proteggendo il terreno dal calore. E' possibile utilizzare anche lo stesso residuo dello sfalcio dell'inerbimento, che deve rimanere sul terreno.

Copertura vegetale tra file 
L'inerbimento tra le file di olivi presenta vantaggi agronomici, ambientali ed economici. Si riduce l'erosione, sia quella dilavante delle piogge sia quella dovuta a forti venti, inoltre si incrementa la riserva idrica nel suolo, grazie alla maggiore materia organica nel suolo. Favorisce la ritenzione del anidride carbonica nel suolo invece di rilasciarlo nell'atmosfera (sequestro del carbonio). Aumenta la biodiversità.

Eseguire l'analisi del suolo
Questa misura è proposta allo scopo di adeguare la fertilizzazione alle esigenze della coltivazione e della fertilità del suolo. Si tratta di una misura ottimale per utilizzare in ogni applicazione il tipo di concime più adatto al momento e alle condizioni di applicazione. E' sempre stato importante analizzare la fertilità del suolo, ma in uno scenario di cambiamento climatico con una possibile riduzione delle rese, con maggiori perdite di nutrienti per lisciviazione, è essenziale adeguare le applicazioni di fertilizzanti alle reali esigenze delle colture in termini di fertilità del suolo.

Concimazione organica
La concimazione organica può essere applicata con l'uso di sottoprodotti, escrementi animali, frazione organica dei rifiuti urbani, fanghi di depurazione ... Questo tipo di fecondazione mantiene e promuove la fertilità dei suoli e aumenta la materia organica. In questo modo di riduce anche la quantità di azoto da somministrare.

di R. T.