L'arca olearia

A un passo dall'inizio della raccolta, si muove il mercato delle olive?

Nel bacino olivicolo d'Italia non ci sarà penuria d'olive. Non tutte avranno la medesima qualità, con il rischio che la tendenza al livellamento del mercato penalizzi chi ha lavorato bene. Il prezzo? Qualche precocissimo imprenditore del centro nord ha già acquistato sulla pianta

15 settembre 2017 | Maurizio Pescari

Siamo ad un passo dall’ora “X”. Se in Sicilia qualche oliva comincia ad essere raccolta, a salire piano piano lungo la penisola, ci si sta preparando. Le piogge di quest’ultima decina di giorni, dove non hanno fatto danni gravi, hanno mitigato le conseguenze della siccità.
Un esempio dall’Umbria, dove vivo, mediamente cadono 800mm di pioggia all’anno, e le statistiche segnano a 300mm l’area desertica, bene in Umbria, al 10 di settembre ne erano caduti solo 150mm. E gli oliveti? Un disastro da un lato, belli floridi dall’altro. La differenza l'ha fatta tutta l'irrigazione.
Attenzione, però, perchè non basta dire irrigazione. Al sud, in molti casi, è stata sufficiente un'irrigazione di soccorso. Al centro-nord l'irrigazione è dovuta cominciare a maggio/giugno e proseguire fino agli inizi di settembre.

Quest'anno, anche per il mercato delle olive, la differenza starà qui: olive irrigate, belle, con rese buone e qualità ottime (frantoiano permettendo); olive non irrigate, piccole, con poco olio e alto rischio di secco/legno (salvo miracoli del frantoiano).

Nell'area olivicola per eccellenza, dove si fa il mercato delle olive, troviamo tutto il buono e tutto il brutto d'Italia.

Il 50% degli oliveti sono irrigui, il 50% no.

Non ci dovrebbe essere penuria di olive da Bari a Foggia, quindi né di Coratina né di Peranzana.

Il problema, semmai, è: quale qualità? A quale prezzo?

Partiamo dall'ultima domanda: il prezzo ancora non è fatto, anche se si racconta che alcuni, precocissimi imprenditori di qualche altra regione italiana, si siano preoccupati di fissare già a giugno un prezzo delle olive sulla pianta, cui aggiungere la raccolta. Si tratta di pochi casi e si parla di prezzi fino a 80 euro/quintale. Si sa, però, che una rondine non fa primavera.
Il vero prezzo delle olive, come ci confidano i commercianti interpellati, verrà fuori solo tra un mesetto, in coincidenza con le prime vendite, quando si sapranno anche le prime rese di quest'anno. Perchè, inutile girarci intorno, anche la resa fa il prezzo dell'oliva.

Molto più complicato parlare di qualità. Il timore è che, nell’ammasso della raccolta quotidiana, le belle olive raccolte da un oliveto irrigato, possano finire sopra quelle non irrigue, che ben poco olio potranno dare. Un modo per cercare di livellare il mercato, senza creare tensioni sui piazzali.
Poi vi è un altro problema segnalato: i trattamenti preventivi contro la mosca. In un'annata di di penuria di olive e d'olio chi le ha le vuole preservare e ha effettuato trattamenti contro attacchi tardivi. Questo significa che, per legge, non potrà raccogliere fino a oltre la metà di ottobre ma potrebbe essere tentato, se i prezzi fossero molto remunerativi.

Sarà quindi un anno complicato, sotto numerosi punti di vista.
Una campagna da vivere con quattro occhi ben aperti.

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D G

16 settembre 2017 ore 14:50

Un solo aggettivo per definire la sitazione della peranzana qui a Foggia:disastosa.
Alla cattiva allegagione di aprile dovuta già al caldo anomalo si sono aggiunti 4 mesi di siccità a partire da maggio ed anche chi ha irrigato a luglio non ha risolto il problema della siccità poichè da inizio giugno fino a fine agosto i 40 gradi fino sono stati una costante di tutti i giorni.
Piogge zero nel territorio della peranzana cioè nei comuni tra San Severo San Paolo di Civitate e Torremaggiore.In quest' ultimo comune prima del 15 agosto vi è stata anche una bella grandinata su circa 1/4 del territorio con danni di circa del 50 % sugli alberi interessati.
Ad oggi ancora zero piogge...anzi ancora più di 30 gradi di giorno e temperature che non scendono neanche di notte con alberi stressati ed irragazioni di soccorso che ben poco sono state utili.
Le olive sono rimaste piccole come calibro sugli alberi e proprio in questa fase necessitano di tanta acqua che nessuna irrigazione può fornire.
Non si tratta contro la mosca sia perchè con il caldo non ancora arriva e sia perchè si ha paura di stressarli ulteriolmente gli alberi in caso di trattamenti.
Discorso a parte per le rese.Nell' annata scorsa si sono avute rese intorno ad una media di 11 Kg di olio al q.le a ( si sa che la resa della peranzana è molto bassa)...si riuscirà a raggiungere almeno i 9 kg di olio per quintale?