L'arca olearia

La qualità dell'olio toscano del 2016 sotto la lente d'ingrandimento

Cosa hanno detto le analisi chimiche sulla qualità dell’olio toscano? Il bilancio della campagna 2016/17 con l’aiuto del sistema di analisi dell’olio di oliva CDR OxiTester. In particolare analizzati diversi campioni di olio provenienti da aziende della provincia di Firenze

20 gennaio 2017 | Simone Pucci

Anche quest’anno nei nostri laboratori, con l’aiuto del sistema di analisi dell’olio di oliva CDR OxiTester, abbiamo fatto un bilancio della campagna olearia 2016 in Toscana. In particolare abbiamo analizzato diversi campioni di olio provenienti da aziende della provincia di Firenze.

Purtroppo anche la produzione del 2016 è stata scarsa e la qualità non eccelsa.

Come spesso succede abbiamo individuato nel clima la causa primaria dei problemi riscontrati: le piogge di luglio e agosto hanno contribuito ad abbassare il livello di qualità dell’olio dal momento che hanno provocato la riduzione della concentrazione di polifenoli oltre a favorire gli attacchi della mosca.

In Toscana però si può dire che gli olivicoltori che sono riusciti a salvare la loro produzione hanno ottenuto un olio di qualità buona, probabilmente superiore alle aspettative.

Infatti il ricordo della orribile stagione 2014 ha fatto sì che venissero prese le dovute precauzioni per ottenere un risultato comunque soddisfacente. Infatti in molti casi è stata anticipata la raccolta e sono stati abbreviati i tempi che intercorrono tra raccolta e molitura.

Sui quasi 40 campioni di olio analizzati nei laboratori CDR abbiamo riscontrato un valore medio di acidità di 0,21% che possiamo considerare buono, inoltre nessun campione è stato classificato come “non extra-vergine”. Buoni anche i dati relativi ai valori del numero di perossidi con una media di 6,2 meqO2/Kg.

Quest’anno abbiamo impiegato il nuovo test dei Polifenoli Totali (Biofenoli) tarato dal Laboratorio Chimico Merceologico di Firenze con il metodo di riferimento COI/T.20/Doc. n. 29: 2009 (equivalente a NGD C 89-2010) implementato sul sistema di analisi CDR OxiTester di nuova generazione in commercio da giugno.

 

Tra i risultati ottenuti sono presenti campioni con valori di polifenoli molto alti, ma sono solo 6 e comunque in generale le caratteristiche organolettiche sono sembrate meno elevate rispetto agli standard a cui siamo abituati in Toscana.

Poiché abbiamo avuto la fortuna di avere due campioni di olio ricavato da olive della stessa cultivar, provenienti dalla stessa azienda, ma prodotti in frantoi diversi, abbiamo potuto verificare quanta influenza abbia l’impianto di molitura sulla qualità del prodotto finito.

Vuoi saperne di più sulla qualità dell’olio toscano del 2016 e su come è stata influenzata dal clima e dall’impianto di molitura? Leggi “La qualità dell’olio toscano stagione 2016

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Effetto dell’altitudine sulle caratteristiche di qualità delle olive e dell’olio d'oliva

Il valore del perossidi dell'extravergine era più alto nell'olio ottenuto da olive a 800 metri di altitudine in ogni momento del raccolto. Inoltre l'altitudine ha influenzato non solo il contenuto di fenoli, ma anche la sua composizione

29 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

La qualità dell'olio di oliva di Sikitita in confronto con Picual e Arbequina

Fenoli e volatili variano notevolmente sia con il genotipo che, in misura minore, con la maturità delle olive. Per quanto riguarda il profilo fenolico, la cultivar incrociata Sikitita ha mostrato un grado più elevato di somiglianza con la varietà Arbequina.

28 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

L'influenza della varietà e dell'epoca di raccolta sull'amaro e sui composti fenolici dell'olio d'oliva

il livello di composti fenolici e l'intensità dell'amaro è significativamente influenzata sia dall'epoca di raccolta che dalla varietà di olive, con l'influenza del tempo di raccolta più pronunciata

27 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura

Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente

24 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo

Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti

23 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo

I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia

23 dicembre 2025 | 10:10