L'arca olearia

Cocciniglia e fumaggini, tutte le difficoltà di recuperare oliveti abbandonati

L'abbandono, sempre più diffuso, degli oliveti tradizionali porta con sé anche notevoli ripercussioni fitopatologiche. Non c'è solo il problema mosca delle olive, la cocciniglia mezzo grano di pepe e le fumaggini rappresentano un problema troppo spesso sottovalutato. Cosa fare, oltre alle buone pratiche agronomiche?

15 gennaio 2016 | R. T.

Talvolta ritornano. E' il caso della cocciniglia mezzo grano di pepe e delle fumaggini che sembravano essere state più o meno debellate dagli oliveti italiani qualche anno fa ma purtroppo l'abbandono delle olivete tradizionali, specie in aree disagiate, e i cambiamenti climatici stanno riportando alla ribalta queste due patologie.

E' noto che si tratta di malattie correlate, ovvero sulla melassa prodotta dalla cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) si insediano i funghi che danno luogo alla fumaggine.
I danni provocati dala combinazione delle due patologie sono molteplici. Si va dalla sottrazione delle linfa da parte delle forme giovanili di cocciniglia fino alla riduzione del potenziale fotosintetico della pianta a causa delle velatura nera delle fumaggine sulle foglie.

Normalmente buone pratiche agronomiche, che consentano un sufficiente arieggiamento della chioma, consentono di contenere Saissetia oleae senza che crei danni, tuttavia la vicinanza con oliveti abbandonati o la volontà di recupero di vecchi impianti rende necessario una strategia di difesa fitopatologica che non si limiti solo a una buona potatura.

Generalmente, per il contenimento della cocciniglia mezzo grano di pepe, viene utilizzato l'olio bianco, anche chiamato olio minerale. Si tratta di un presidio fitosanitario utilizzabile anche in biologico che agisce per contatto sulle giovani neanidi, creando un film impermeabili all'ossigeno e facendo così morire per asfissia l'insetto. La difficoltà di utilizzo del prodotto è trovare il momento più adeguato nell'eseguire il trattamento perchè non tutte le forme giovanili sono ugualmente sensibili. Sono quelle appena fuoriuscite dallo scudetto a essere particolarmente vulnerabili, col trattamento che andrebbe eseguito in luglio-agosto. Una popolazione particolarmente numerosa o una pioggia possono però ridurre drasticamente l'efficacia del trattamento.

I ricercatori del Cra-Oli di Rende hanno così sperimentato due diversi prodotti, testandone l'efficacia sia confronto alle forme svernanti sia in rapporto a quelle giovanili.

Sono quindi stati utilizzati il prodotto Duolif della Cerealtoscana, alla dose di 2 kg/hl, una miscela ottenuta da olio vegetale a base di semi di Brassica carinata, alla dose di 2 kg/hl, e un olio minerale alla dose di 3 kg/hl.

Sull'oliveto modello, piuttosto infestato da Saissetia oleae, sono stati eseguiti due trattamenti primaverili e due estivi.

L'utilizzo delle farine di Brassicacee, in azione sinergica con l'olio minerale, è sempre più frequente, specie in agricoltura biologica, per le proprietà biocide dimostrate.

I risultati ottenuti hanno evidenziato che il prodotto Duolif aveva la maggiore efficacia, già dai trattamenti primaverili.

Sulla cultivar Gentile di Chieti, nei rilievi di settembre e ottobre, sono state trovate rispettivamente 0,65 e 0,09 cocciniglie/foglia nel caso della tesi trattata con Duolif, 1,8 e 0,74 nel caso della tesi trattata con olio minerale e brassicacea, 3,6 e 0,9 nel caso della tesi non trattata. Analoghi risultati sono stati rilevati per la varietà Nocellara del Belice.

Sebbene i risultati del contenimento di Saissetia oleae siano incoraggianti lo studio non ha evidenziato risultati statisticamente significativi in rapporto alla fumaggine.

Importante sottolineare che non è stato evidenziato alcune fenomeno di fitotossicità per nessuno dei due prodotti utilizzati.

In conclusione è possibile affermare che, in presenza di abbondante infestazione da cocciniglia mezzo grano di pepe, può essere utile una serie di trattamenti con prodotti che che preveda un'attiva azione biocida. Solo dopo la significativa riduzione di Saissetia oleae sarà possibile pensare alla fumaggine, non contenibile col solo trattamento contro la cocciniglia, ma per la quale risulta invece efficace l'utilizzo di lavaggi a base di sapone di Marsiglia.

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