L'arca olearia

Un fotobioreattore per pulire le acque reflue del frantoio

In Spagna le acque di lavaggio vengono lasciate in grandi bacini di evaporazione, con un impatto sociale e ambientale non trascurabile. Un progetto finanziato dell'Unione europea prevede l'utilizzo di batteri e pannelli solari per ridurre il carico inquinante

28 aprile 2015 | R. T.

L'UE è il più grande produttore d'oliva al mondo, con una media di 2,2 milioni di tonnellate di olio d'oliva ogni anno. Spagna, Italia e Grecia rappresentano circa il 97% della produzione, e il settore è dominato da piccole imprese.

Produrre 100 chili di olive necessita di circa 50 litri d'acqua, acqua che diventa un refluo.

Il progetto Algatec II ha trovato un modo per riutilizzare l'acqua frelua per lavare le olive, tagliando l'uso di acqua potabile del 90% e rimuovendo il problema dello smaltimento delle acque di vegetazione.

Il problema principale delle acque di vegetazione sono i polifenoli, che li rendono difficilmente “digeribili” nell'ambiente, con un effetto accumulo sul suolo e potenzialmente sulle falde acquifere.

In Spagna le acque di lavaggio sono tradizionalmente lasciate in grandi bacini di evaporazione. Ma questi “stagni” artificiali hanno una capacità limitata e devono a volte essere svuotati manualmente. Nel frattempo gli odori e gli insetti che accompagnano l'acqua stagnante sono spiacevoli e potenzialmente pericolosi.

L'approccio Algatec II prevede il pompaggio dell'acqua di lavaggio ad un fotobioreattore, dove microrganismi assorbono gli inquinanti. In inverno, quando la luce solare è carente, pannelli solari possono essere utilizzati per riscaldare l'acqua, aumentando la crescita degli organismi per accelerare il processo.

L'effluente poi passa attraverso una fase finale, ovvero dei filtri a membrana per rimuovere eventuali inquinanti rimanenti. Ciò che rimane può essere utilizzata come acqua potabile, o tornare nel processo di trasformazione. Può anche essere scaricata in modo sicuro nelle fogne.

Se il processo è ovviamente più costoso rispetto ai bacini di evaporazione, elimina i problemi sociali e ambientali legati a questo metodo di smaltimento.
Se, inoltre, l'impresa frantoio non ha bisogno di acqua potabile, la fase di filtrazione finale potrebbe non essere necessaria.

Secondo i ricercatori e le ditte che hanno lavorato al progetto, il costo aggiuntivo sarebbe comunque “quasi nullo” e comunque Algatec II sarebbe l'alternativa più conveniente tra quelle sul mercato.

Un impianto dimostrativo è installato e funzionante presso l'Università di Huelva in Spagna, e i cinque partner di Algatec II, in Spagna, Italia e Germania, stanno ora lavorando su un business plan per mettere la tecnologia sul mercato.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Proteggere l'olivo dl gelo: l'effetto dell'applicazione fogliare di Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio

I danni causati dal congelamento si verificano nelle olive a temperature inferiori a -7 gradi. I trattamenti con Bacillus subtlis, saccarosio, etanolo, silicio non hanno avuto gli stessi effetti sulle cultivar delle olive e sulla conservazione delle piante di olivo

03 novembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Effetto dell'uso di compost e acqua di vegetazione dell'olivo sulla fertilità dell'oliveto

Le principali caratteristiche chimiche delle foglie d'olivo e la composizione dei microrganismi del suolo per l'utilizzo di compost e acqua di vegetazione. Più vita nel terreno dopo il trattamento

03 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre

L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto

31 ottobre 2025 | 17:45

L'arca olearia

Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva

Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva

31 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico

La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva

31 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione

Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali 

31 ottobre 2025 | 14:00