L'arca olearia
Coratina, Ogliarola, Cima di Mola e Peranzana. La Puglia parte da qui
Con il progetto Pivolio “lo scopo è quello di collegare le caratteristiche organolettiche e nutraceutiche dell’olio extravergine d’oliva monovarietale con quelle genetiche della pianta di provenienza" ha dichiarato Antonio Moschetta, già direttore scientifico dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari
16 maggio 2014 | C. S.
"La nostra è una battaglia per il territorio e per la qualità". Con queste parole il Presidente di Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, ha aperto i lavori della tavola rotonda "Pivolio, ricerca e qualità per lo sviluppo dell'olivicoltura pugliese" in cui sono stati presentati i risultati del primo anno di lavoro del progetto finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
"Per la prima volta, le Università di Bari e di Lecce, i Centri di Ricerca ed i coltivatori diretti collaborano tra loro per combattere in maniera sinergica frodi e contraffazioni attraverso la creazione di una carta di identità dell'olio extravergine d'oliva pugliese", ha rimarcato Sicolo.
Le Aziende Oliveti Terra di Bari e Olearia Basile di Andria, in collaborazione con il Consorzio CARSO ed il Cra Rende (Cosenza), hanno provveduto in questi mesi ad individuare le aree geografiche e a georeferenziare 450 alberi, ognuno dei quali è stato munito di una targa recante il codice alfanumerico d’identificazione.
Da ogni albero, poi, sono state raccolte le olive ed è stato prodotto l’olio attraverso la tecnica della micromolitura. L’olio così ottenuto è stato suddiviso in campioni analizzati, con l'ausilio dell'Università di Lecce, da due piattaforme di risonanza magnetica nucleare. Nei prossimi mesi l’Azienda Apulia Biotech e l'Università di Bari completeranno il database in cui saranno immessi i dati ottenuti da tutte le unità operative di ricerca.
Sarà così costituito, per la prima volta in Puglia, il primo database dell'olio extravergine d'oliva relativo alle quattro cultivar: Coratina, Ogliarola, Cima di Mola e Peranzana.
“Lo scopo è quello di collegare le caratteristiche organolettiche e nutraceutiche dell’olio extravergine d’oliva monovarietale con quelle genetiche della pianta di provenienza – ha sottolineato Antonio Moschetta, già direttore scientifico dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari – Questo database servirà ai produttori per sostenere scientificamente il loro prodotto ed ai consumatori per essere informati sulla provenienza e sugli effetti antinfiammatori ed antitumorali dell’olio che assumono”.
“I dati acquisiti dalle analisi caratterizzeranno meglio il prodotto pugliese e lo renderanno più competitivo, sul mercato nazionale ed internazionale, con gli oli extravergine d’oliva delle altre regioni”, ha concluso il Senatore Dario Stefano.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni
08 agosto 2025 | 15:00
L'arca olearia
La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali
08 agosto 2025 | 14:00
L'arca olearia
I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”
08 agosto 2025 | 11:00