L'arca olearia
Per valutare veramente un olio d'oliva serve un po' di swing
Gli assaggiatori non sono dei robot. Non c'è solo olfatto, gusto e tatto. Al termine di una degustazione, dopo aver legato insieme le sensazioni, è lì che si capisce se nel complesso quell’olio ha lo swing
14 settembre 2013 | Simona Cognoli
“It don't mean a thing if it ain’t got that swing”. Così scriveva in un testo musicale Duke Ellington, uno dei più grandi compositori della storia del jazz. Cercava di spiegare che la musica, per quanto ricca di melodia, non significa nulla se non ha quello swing, ovvero un caratteristico tipo di esecuzione delle note con un ritmo "saltellante" o "dondolante" (swing in inglese). Quel ritmo che entra velocizzando, spezzando o rallentando il percorso musicale, il quale si mostra tanto più affascinante quanto più vivace nelle sue espressioni. Niente di più vero se portiamo questa ricerca del ritmo nei sapori che arricchiscono la nostra tavola, quando per esempio decidiamo di fare un’esperienza sensoriale di un olio extravergine di oliva. Non voglio accostare lo swing al sentore di carciofo o mela: voglio piuttosto descrivere quella situazione in cui, al momento di chiudere l’assaggio, dopo aver legato insieme le sensazioni olfattive, gustative e tattili, possiamo affermare nel complesso che quell’olio di oliva ha lo swing. Certi quindi di poter parlare di quel ritmo musicale che non troviamo nelle linee guida di assaggio perché l’olio non si ascolta. Eppure ognuno di noi, se ben educato, può comprendere quanto possa suonare bene un olio di oliva: quando al principio riconosciamo al naso il fruttato di oliva verde o matura, nelle sue diverse tonalità di leggero, medio o intenso; quando poi sentiamo in bocca l’amaro e il piccante entrare in un complesso gioco di intensità e persistenza, sentendo al gusto ora un delicato sapore di mandorla, ora un deciso sapore di pomodoro; quando sul finale riusciamo ad aggiungere qualcosa alla sensazione olfattiva; quando tutta questa complessa situazione sensoriale ci lascia note di equilibrio, armonia e buonumore, come sa fare una buona musica. ''It makes no difference if it's sweet or hot. Just give that rhythm every little thing you got'', perché in quell’olio riconosciamo il suo essere un buon olio extravergine di oliva, ovvero riconosciamo il suo ritmo caratteristico. Quello stesso ritmo che possiamo aggiungere al nostro corpo, grazie al ricco apporto di sostanze antiossidanti che lo caratterizza. Ritmo che poi possiamo portare alla nostra tavola, abbinando l’olio extravergine di oliva dal fruttato leggero con una fresca insalata di mare o quello dal fruttato intenso con una zuppa di legumi. Ritmo che a volte desideriamo spezzare per fermarci un istante perché in quel fruttato verde ritroviamo una storia che si lega alla nostra origine o a quella di territori e tradizioni lontane da noi. Tutto ciò per me suona swing, perché c’è qualcos’altro che completa il nostro modo di sentire un buon olio extravergine di oliva, quando ci predisponiamo all’ascolto. ''There's something else that makes this song complete. It don't mean a thing if it ain't got that swing''.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Ecoschema 3 per l'olivo: diminuiscono le domande di adesione

L’Ecoschema 3 prevede un contributo per ogni ettaro di Superficie Agricola Utilizzata coltivata a olivo, pari a 220,00 euro/ha. Ma troppa burocrazia e impegni agronomici stringenti fanno diminuire le domande del 17%
30 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
La struttura della chioma dell’olivo e l’influenza sulla produttività

Architettura della chioma e caratteristiche di fruttificazione dell’olivo sono fondamentali per ottenere una buona produttività. Il problema dell’invecchiamento fisiologico precoce della chioma a causa dell'eccessivo ombreggiamento
30 giugno 2025 | 12:00
L'arca olearia
Le prospettive dei funghi entomopatogeni contro Xylella fastidiosa

L'Università di Cordoba sta esplorando l'uso di funghi entomopatogeni, in grado di infettare gli insetti, per ridurre il numero di vettori che possono trasmettere Xylella Fastidisa e persino alterare la sua capacità di trasmettere i batteri.
28 giugno 2025 | 10:00
L'arca olearia
Un volo sull’Italia dell’olivo e dell’olio d’oliva: come sono andate fioritura e allegagione?

E’ ancora presto per delineare un quadro della prossima campagna olearia, con l’incertezza del clima, degli attacchi di mosca e della disponibilità di acqua a uso irriguo, ma le premesse sono positive quasi ovunque
27 giugno 2025 | 16:30
L'arca olearia
L’utilizzo di ormoni vegetali contro la mosca dell’olivo

Gli ormoni vegetali possono indurre cambiamenti sulla lunghezza, il peso, il volume, la densità e il peso della polpa dell’oliva e questo può influenzare anche lo sviluppo degli stadi preimaginali della mosca dell’olivo, aumentando la quantità di metaboliti secondari
27 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
Tolleranza allo stress idrico e fotoprotezione nelle varietà di olivo Coratina e Biancolilla

Nonostante l'elevata tolleranza dell'olivo alla siccità, in questa specie livelli elevati di siccità e radiazioni causano una diminuzione del tasso di fotosintesi. La differenza dipende dalla varietà, ecco quella più sensibile alla luce intensa e allo stress idrico
27 giugno 2025 | 15:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati