L'arca olearia
Al bando il Clorpirifos etile per l'olivo, anche in Puglia
Con una circolare del 22 maggio 2013, l'Osservatorio fitosatario regionale ha emanato regole stringenti nell'utilizzo di questa sostanza attiva anche per colture diverse dall'olivo
08 giugno 2013 | C. S.
Come ben noto da alcuni anni, a seguito di continue segnalazioni e contestazioni da parte di produttori e commercianti, si sta affrontando la problematica relativa alla presenza di residui della sostanza attiva “Clorpirifos etile” in olii pugliesi, che ha determinato grosse difficoltà nella commercializzazione dell’olio extravergine, sia sui mercati nazionali ma in particolare su quelli internazionali.
Numerose sono state le attività dell’Ufficio Osservatorio Fitosanitario definite e messe in atto con un programma dedicato ad accertare le cause sulla presenza di tale sostanza attiva nell'olio, anche in caso da olive provenienti da oliveti non trattati, al fine di avviare procedimenti tecnici e amministrativi necessari a risolvere tale problematica.
Particolare attenzione è stata posta nella informazione e sensibilizzazione di tutti coloro che interagiscono con la filiera olivicola (imprese di produzione, di trasformazione e di commercializzazione), per impostare strategie fitosanitario alternative all’uso di tale sostanza attiva. Va, infatti, precisato che le “Norme eco-sostenibili per la difesa ï¬tosanitaria e il controllo delle infestanti delle colture agrarie”, elaborate e pubblicate annualmente dalla Regione Puglia, non hanno mai previsto l'impiego di Clorpirifos etile su olivo, per la sua elevata liposolubilità.
Dalle indagini avviate sono stati individuati i punti critici relativi all’uso di tale sostanza attiva:
- presenza di deriva per l'impiego su oliveti e/o su altre colture limitrofe (vigneti fruttiferi, ecc.);
- diffuso utilizzo della sostanza attiva nel periodo di inoliazione delle olive;
- impiego non razionale di questa sostanza attiva sulle colture e avversità parassitarie;
- inquinamento durante le fasi di trasformazione delle olive, per la promiscuità nella lavorazione presso i frantoi di partite trattate e non, con riscontro della sostanza attiva sull’intera partita di olio.
Per tali motivi, diversi territori olivicoli, già in difficoltà per aspetti commerciali, hanno visto il loro principale prodotto agricolo messo ulteriormente in discussione nelle vendite.
Il problema ha determinato maggiori danni nelle produzioni di qualità che rispettano il disciplinare regionale di produzione integrata e nella produzione di olio biologico, in quanto in tali prodotti non è assolutamente consentito la presenza anche minima di residui di fitofarmaci non ammessi.
Sulla base di tali criticità e delle difficoltà produttive e commerciali, che in alcuni territori a forte vocazione olivicola hanno assunto aspetti sociali, con il programma messo in atto dall’Ufficio Osservatorio Fitosanitario è stato:
- revoca all'impiego su olivo del Clorpirifos etile a partire dal 12/06/2012 come da decisione del Ministero della Salute;
- limitazione, nelle “norme di difesa eco-sostenibile regionali”, l'impiego della sostanza attiva per un massimo di 1 intervento l'anno sulle altre colture su cui la sostanza attiva è registrata;
divieto, nelle stesse norme, di utilizzare tale sostanza attiva dopo il 30 giugno per qualsiasi coltura al fine di evitare l’uso in periodi di inoliazione delle drupe.
Vanno, pertanto, messi in atto sistemi di controllo, da parte dei soggetti coinvolti nella filiera per verificare:
- usi impropri del Clorpirifos etile durante i trattamenti fîtosanitari sulle colture;
- la vendita presso le fitofarmacie oltre il 30 giugno e il suo utilizzo in campo oltre la stessa data;
- la presenza di residui nelle fasi di ingresso delle olive nei frantoi per evitare inquinamento di oli sani.
Si ritiene importante, infine, fornire una adeguata informazione e sensibilizzazione a tutti i soggetti della filiera olivicola (produttori, trasformatori, Società chimiche, fitofarmacie e commercianti) per contribuire alla valorizzazione del territorio e dei prodotti di qualità.
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