L'arca olearia

Uniti nel nome dell’olio. Un’associazione per i Capi Panel italiani

Dopo anni di impegno costante e quotidiano, molto spesso senza il supporto delle Istituzioni, si è sentita l’esigenza di creare un sodalizio che valorizzi e tuteli la figura giuridica del capo panel. A Gualdo Cattaneo sono stati compiuti i primi passi in vista della costituzione e dei primi passi ufficiali. C’è bisogno di rappresentare una categoria di fronte alle istituzioni nazionali e internazionali

01 dicembre 2012 | Maria Carla Squeo

Solo poche parole d’introduzione per presentarvi la relazione che il nostro direttore Luigi Caricato ha scritto dopo l’incontro che si è svolto a Gualdo Cattaneo a metà novembre. Abbiamo atteso prima di rendere pubblico tale documento in modo che fosse ampiamente condiviso.

L’impegno ad agire è stata un’esigenza forte che si avvertiva già da tempo, ora, in ragione delle maggiori attenzioni prestate alla valutazione sensoriale degli oli, e in vista anche di nuovi sviluppi della materia, è stato inevitabile pensare alla fondazione di un’associazione che raccolga tutti i capi panel. Per quanti fossero interessati e non sono stati ancora contattati personalmente, scrivete, comunicando il vostro interesse al riguardo, all’attenzione del direttore di Teatro Naturale Luigi Caricato: caricato@teatronaturale.it

Buona lettura.


UNA ASSOCIAZIONE PER I CAPI PANEL DELL'OLIO

L’Italia dell’olio è pronta a tornare pioniera nel campo dell’analisi sensoriale degli extra vergini. A Gualdo Cattaneo, in occasione del ventesimo corso di assaggio organizzato presso la Farchioni Olii, alla presenza di illustri personalità della comunità scientifica nazionale, si sono riuniti – nel corso della sessione “Gli oli italiani di alta qualità a confronto” – anche alcuni capi panel che hanno accolto con favore l’ipotesi, formulata dal direttore di Chemiservice Giorgio Cardone, di fondare una specifica associazione che ne rappresenti, tuteli e difenda la categoria.

L’idea espressa nel corso dell’incontro è di giungere presto a un sodalizio indipendente e autonomo, ma non in concorrenza con le varie associazioni di assaggiatori già esistenti sul territorio nazionale, anzi con la loro collaborazione e piena adesione, il tutto allo scopo di coordinare i capi panel operativi nel Paese e rappresentarli attraverso una voce univoca e ampiamente condivisa, soprattutto quando sono previste riunioni istituzionali sui temi dell’analisi sensoriale degli oli.

Si tratta di un’esigenza avvertita da tempo ma mai espressa e pensata unicamente allo scopo di evitare che temi inerenti l’assaggio dell’olio, oltre che la professionalità degli assaggiatori e la loro formazione, si decida, in mancanza di una rappresentanza riconosciuta, senza prima aver sentito quanti effettivamente operano sul campo conoscendo in prima persona le problematiche del metodo di assaggio e della gestione.

Alla riunione oltre al già citato dottor Giorgio Cardone, capo panel, erano presenti anche i capi panel Barbara Alfei, Maria Luisa Ambrosino, Angela Canale, Alfredo Marasciulo, Domenico Frascarelli e Giulio Scatolini; nonché Luigi Caricato, in rappresentanza del mondo della comunicazione.

Nel corso della riunione sono emerse le criticità da tutti ormai conosciute e vissute in prima persona, la principale delle quali riguarda purtroppo lo scarso peso assegnato alla figura professionale del capo panel, oltre che la mancanza di un sistema di collegamento tra panelisti e panel. Il proposito condiviso da tutti i presenti è di realizzare in prima istanza una associazione di capi panel che abbia l’avallo istituzionale, onde poter partecipare alle decisioni riguardanti la gestione delle problematiche derivanti dalle valutazioni sensoriali senza esserne portati a conoscenza a posteriori. Finora, sul fronte dell’analisi sensoriale applicata agli oli, sono emerse diverse criticità, ma il metodo in quanto tale non è in discussione. Sarebbe più che altro utile avere standard di riferimento condivisi e pensare di organizzare corsi di formazione e di aggiornamento a carattere permanente e non occasionale ed episodico, incentrati su nozioni concernenti la chimica degli oli, l’analisi sensoriale in senso stretto e le valutazioni statistiche.

Inoltre, si è sentita la necessità di lavorare sui panel affinché si valorizzino in modo equanime tutti quelli esistenti, senza creare differenziazioni tra panel ufficiali, panel professionali e panel aziendali, anche con l’obiettivo di giungere a una uniformità di approccio al metodo.

Inoltre, altro aspetto non meno importante, è il confronto con i panel esteri, alcuni dei quali sembrano caratterizzarsi da un certo campanilismo.

Altro obiettivo della costituenda associazione di capi panel, sarebbe quello di avere un rappresentante unico e autorevole che intervenga a nome dei capi panel italiani al Coi; ma non solo: gli obiettivi dell’associazione dei capi panel sono in verità molteplici, tra cui l’esigenza di creare reali opportunità di scambi di pareri come pure di campioni d’olio da degustare, così che tutti i panel abbiano la possibilità di misurarsi con la complessa varietà delle produzioni olearie.

L’analisi sensoriale va continuamente ripensata, anche perché la qualità degli oli è cambiata nel corso degli anni. La tecnologia ha mutato di fatto i profili dell’olio, tanto che gli stessi disciplinari di produzione delle Dop andrebbero riattualizzati, visto che sono concepiti sulle base di conoscenze che affondano nel passato. Di conseguenza, di fronte a nuovi scenari che richiedono una rilettura del consueto approccio all’analisi sensoriale, è giusto che tale percorso sia intrapreso direttamente dai capi panel, in modo che vi sia un’attività di coordinamento e la definzione, nel medesimo tempo, di un percorso comune e condiviso.

Intanto, in attesa di nuovi sviluppi, sarebbe auspicabile fissare un incontro ufficiale in cui siano coinvolti tutti, o quasi, i capi panel che aderiranno a tale ipotesi di sodalizio, così da giungere presto a una bozza di statuto dell’associazione proprio in vista della costituzione della stessa, la quale evidentemente dovrebbe realizzarsi in tempi brevi, onde essere operativi il prima possibile, presdisponendo subito una scaletta con i vari punti da prendere in esame per essere immediatamente operativi.

 Luigi Caricato

Scrivete a: caricato@teatronaturale.it

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