L'arca olearia
Quer pasticciaccio brutto del Registro Sian
Anche in Parlamento si accorgono che il settore oleario è nel caos. Un’interrogazione trasversale denuncia l’ennesimo colpo di mano di una burocrazia definita “ossidata”. Ne è prima firmataria la senatrice Emanuela Baio Dossi. Si chiede una sospensione delle sanzioni
16 luglio 2011 | T N
Approda anche in Parlamento l’insostenibile situazione che sta suscitando ovunque scalpore e disagio. La senatrice dell'Api, Emanuela Baio, prima firmataria di un'interrogazione trasversale al Ministro delle politiche agricole Romano.
"Il settore oleario – ha dichirato la senatrice Baio – è obbligato a inviare telematicamente dal primo luglio 2011 al sito del Sian dati relativi al registro di carico e scarico degli oli extra vergini e vergini di oliva. Peccato che il sistema non abbia mai funzionato. E’ l'ennesimo esempio di una burocrazia 'ossidata' ".
La Baio è la prima firmataria ma a sostenere l’interrogazione vi sono tra gli altri Francesco Rutelli, Claudio Molinari, Giacinto Russo, Tomaso Zanoletti, Helga Thaler, Alfonso Andria e Alberto Maritati. In questa interrogazione si chiede un intervento immediato al fine di consentire al settore oleario l'utilizzo di registri cartacei per l'invio dati e la sospensione delle disposizioni sanzionatorie fino a quando il sistema telematico non sia messo regolarmente in funzione.
"Il Ministro Romano deve intervenire affinché il settore oleario possa operare regolarmente. E' assurdo pensare di stabilire obblighi per legge se poi le istituzioni per prime non sono in grado di applicarle per assicurare un servizio. Il disservizio è stato più volte segnalato al Ministro Romano risolvendosi in un nulla di fatto. Basta con questo modo di fare all'azzeccagarbugli. E' arrivato il momento delle risposte e di soluzioni immediate. E soprattutto lo Stato non si potrà permettere di esigere le multe perché è il suo sistema inadempiente non i produttori".
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Al ministro delle politiche agricole e forestali
Premesso che:
dal 1 luglio 2011, come previsto dall'art. 7 del D.M. 8077 del 10 novembre 2009 "Disposizioni nazionali relative alle norme di commercializzazione dell’olio di oliva di cui al Regolamento (CE) n. 182 della Commissione del 6 marzo 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1019/2002", nel settore oleario, è obbligatorio l'utilizzo del registro di carico e scarico telematico di oli extravergini e vergini;
il sito del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) è il portale a cui gli operatori del settore oleario sono tenuti a far pervenire tutti i dati del registro di magazzino carico e scarico degli oli extravergini e vergini;
la tenuta del registro è imposta ai frantoi, alle imprese di confezionamento, ai commercianti di olio sfuso ed è prevista in due modalità: inserimento on-line delle movimentazioni direttamente sul portale SIAN, invio in UPLOAD di un file di testo generato da un Software gestito internamente in frantoio capace di dialogare con il portale SIAN. Il software genera periodicamente un file di testo con tutte le movimentazioni aggregate e può essere inviato al Portale SIAN;
il DM 8077/2009 non applica l'obbligo agli olivocoltori che commercializzano olio allo stato sfuso e/o confezionato purchè ottenuto esclusivamente dalle olive provenienti da oliveti della propria azienda e molite presso il proprio frantoio o di terzi;
a causa di malfunzionamento del sito del SIAN le aziende italiane del settore oleario sono nella pratica impossibilitate a trasmettere i dati dal SIAN, anche in considerazione dei tempi imposti che obbligano le imprese ad inviare i dati entro il sesto giorno (inclusi i festivi) dalla movimentazione/lavorazione ;
considerato che:
è stato più volte segnalato al Ministero delle Politiche Agricole e forestali, negli scorsi mesi, che il portale SIAM evidenzia gravi difficoltà tecniche, come quotidianamente constatato dalle imprese del settore in relazione alla trasmissione dei dati;
sono disponibili articolate relazioni sulle problematiche tecniche e procedurali incontrate nei mesi di maggio e giugno u.s. in sede di trasmissione dei dati al SIAN; si specifica, in particolare, che le problematiche emerse non sarebbero da ritenersi esaustive in quanto si riscontrano continue e nuove segnalazioni di errori e di incongruenze;
tra i problemi più ricorrenti si segnala:
1. il numero dei caratteri per quel che riguarda l'indicazione del lotto del prodotto non può essere superiore a 12, anche se molte imprese hanno nelle loro procedure di tracciabilità un numero di caratteri superiore
2. i tempi di risposta troppo lunghi riguardo agli esiti dei controlli
3. la gestione del numero dei decimali e degli arrotondamenti
4. la mancata comunicazione delle specifiche di codifica dei file di testo, cioè non è comprensibile con quali caratteri di testo occorre scrivere, dato che, per esempio, il sistema SIAN non riconosce le lettere accentate
5. l'uso da parte del sistema SIAN di un'anagrafica dei comuni non aggiornata, compaiono i comuni dell'Istria e non i nuovi comuni italiani
6. la chiusura degli account di prova delle associazioni, che non ha consentito i test di prova degli applicativi forniti alle imprese associate
7. le incongruenze nelle causali M2 ed N sul cambio di origine
8. le anomali contabili nella gestione dell'olio estratto a freddo
9. la stampa dei report con dati errati
10. un help desk dove non vengono fornite risposte adeguate alla risoluzione dei quesiti posti;
non sono ancora stati resi noti i risultati della sperimentazione condotta il 24 giugno scorso ("click day" sul modello del SISTRI), ed anche in occasione dell'inizio dell'operatività dell'obbligo di trasmissione dei dati per via telematica si sono registrate, e continuano a essere segnalate dalle imprese del settore, numerosissime difficoltà;
si chiede di sapere:
se si sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
quali misure urgenti si intendano adottare al fine di avviare il corretto funzionamento del sistema telematico in considerazione del fatto che finora il detto sistema non ha mai funzionato in modo soddisfacente;
se non si ritenga che sino a quando il sistema telematico non offrirà un adeguato standard di funzionamento, possano continuare a fare fede, ai fini dei controlli, i registri "cartacei" di cui al DM richiamato in premessa, rimanendo comunque fermo l'obbligo delle imprese a verificare il funzionamento della trasmissione telematica, anche al fine di testare adeguatamente il sistema di trasmissione;
se non ritenga altresì, in attesa del corretto avvio del sistema telematico, di sospendere le disposizioni sanzionatorie, sia amministrative che pecunarie, di cui all'art. 10 del DM del 10 novembre 2009;
se non si consideri urgente l'indizione di un tavolo tecnico tra i responsabili dei programmi del SIAN ed i tecnici informatici delle Associazioni e delle imprese per giungere alla effettiva risoluzione dei problemi in particolare riferibili all' "upload" dei file telematici da inviare al SIAN.
Baio Emanuela
Rutelli Francesco
Thaler Helga
Zanoletti Tommaso
Andria Alfonso
Molinari Claudio
Russo Giacinto
Maritati Alberto

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Tommaso Tauro
16 luglio 2011 ore 10:04E' l'odevole l'iniziativa dei parlamentari firmatari, credo che il problema dell'utilizzo del registro SIAN, sia diverso per ogni azienda. Comunque per quanto riguarda la mia azienda e di tutte quelle che lavorano in c/terzi il probblema è indicare tutti i produttori che scaricano le olive in frantoio per la lavorazione in c/terzi in quanto tali operazioni sono per esempio nel mio caso 100/200 al giorno, come si fà a gestire questa mole di lavoro in ufficio?