Quale è la migliore forma di allevamento per l’olivo?
Per comprendere quale è la migliore forma di allevamento per l’olivo occorre fare dei confronti, anche tra le varietà, perché il comportamento vegeto-produttivo di ogni cultivar influisce sul risultato finale
L’uso di un film di nitruro di boro sulle bottiglie per proteggere l’olio extra vergine d’oliva
L'analisi della qualità dell'olio d'oliva indica che il rivestimento sul vetro è efficace per la protezione di contenuto totale di fenoli e l'attività antiossidante
Basta un 10% di olio extra vergine di oliva per migliorare le qualità degli oli di semi
Il trattamento a microonde dell'extra vergine ha portato a un livello molto più basso di acidità libera e di formazione di acroleina rispetto a quelli di semi
L’intensificazione olivicola è nemica della produttività
Una ricerca spagnola ha evidenziato come le pratiche di intensificazione colturale portano a una riduzione della biodiversità ma anche a minori rese, come dimostrato da uno studio ventennale
Gli abbacchiatori di raccolta delle olive attivano la via della lipossigenasi, responsabile della produzione delle note fruttate dell'olio di oliva
Le quantità più elevate di composti fenolici totali si sono avute però nei campioni di olio d'oliva estratti da olive raccolte con il metodo manuale
L’andamento degli steroli durante la maturazione delle olive
Importante anche l’impatto del metodo di coltivazione biologico sul contenuto di steroli. La sintesi di questi composti inizia non prima del 15 settembre ed è necessario arrivare al mese di dicembre perché il contenuto raggiunga il massimo
Utilizzare acqua fredda durante il lavaggio delle olive migliora la qualità dell’olio extra vergine di oliva
L'abbassamento della temperatura prima della frantumazione ha un effetto profondo sulla pasta di olive per quanto riguarda l'abbondanza di composti volatili e ha portato a una modifica dei profili di queste molecole
L’origine microbiologica dei difetti sensoriali dell’olio extra vergine di oliva
Esistono diverse cause di difetti, a seconda della degradazione fisica, chimica o microbica del prodotto. I microbi causano la maggior parte dei difetti analizzati sensorialmente negli oli di oliva
Aumentare la qualità dell’olio extra vergine di oliva con la fertilizzazione con selenio
L'olio ottenuto da alberi fertilizzati con selenio possiede un valore nutrizionale più elevato grazie a una maggiore attività antiossidante
L’influenza degli abbassamenti termici sulla composizione in acidi grassi dell’olio extra vergine di oliva
Abbassamenti termici nel corso della fase di inolizione e accumulo di olio nei corpi oleosi del frutto hanno l’effetto di cambiare i rapporti tra gli acidi grassi. L’effetto è però legato alla capacità della varietà di acclimatarsi al freddo
Le differenze qualitative tra gli oli extra vergini di oliva estratti a 25 e 35°C
La stabilità ossidativa degli oli è risultata correlata positivamente con la temperatura di gramolazione, mentre il contenuto fenolico è risultato direttamente proporzionale alla temperatura
Giacenze quasi doppie a fine ottobre rispetto a un anno fa
Gli stock di olio italiano al 31 ottobre erano di 88 mila tonnellate, contro le 47 mila di extra vergine comunitario. Quasi metà dell’olio nazionale si trova in Puglia
Una campagna olearia anomala: dominano incertezze e tensioni
Già a settembre si parlava listini in forte salita con prezzi fino a 8,5 euro al kg contro la media di 6 euro delle annate precedenti. Un rialzo simile porterà a una contrazione dei consumi
La rogna dell’olivo non è causata solo da Pseudomonas savastanoi
La rogna dell’olivo è una malattia che causa un deperimento dei rami e, in caso di alta infezione, dell’intero albero. Lo sviluppo della patologia non è legato a un singolo batterio
La firma geochimica del suolo si trasferisce alle olive
Gli elementi più abbondanti nelle drupe dell’oliveto del Centro Ricerche Enea sono risultati lo stronzio e il rame. Ideato un dispositivo portatile basato sulla spettroscopia laser fotoacustica
Torna a crescere la quotazione dell’olio extra vergine di oliva
Dopo lo stop della prima settimana di novembre, i prezzi all’ingrosso tornano a salire per la preoccupazione di una campagna particolarmente bassa in Spagna e in Italia. Realistica l’ipotesi di 5 euro/kg per l’olio spagnolo e 6,5 euro/kg per l’italiano
L'intelligenza artificiale riconosce il vero olio extra vergine di oliva di Taggiasca
Polifenoli e steroli sono i coimposti chiave, poi modelli matematico–informatici hanno permesso di definire l’impronta chimica unica
Rese e qualità: un viaggio per l’Italia durante la campagna olearia
Grazie ai frantoiani di Aifo ecco un tour che abbraccia molte zone olivicole nazionali per comprendere le tendenze, in termini di quantità, qualità e rese. In una situazione complessivamente difficile non mancano barlumi di positività