A Milano a SaporBio arrivano i grandi chef

Alla degustazione per festeggiare l'uscita di Buonappetitomilano 2009, di Riccardo Naj-Oleari, SaporBio invita i nomi dell'alta gastronomia milanese per parlare di sicurezza alimentare e prodotti naturali nell'alta cucina italiana

Ad intervalli ciclici si animano i dibattiti pubblici sulla sicurezza alimentare nelle tavole degli italiani. Dai prodotti acquistati nei supermarket ai piatti serviti nei ristoranti, sapere ciò che si mangia non è prerogativa per molti. Gli escamotage nell'etichettatura, i mancati controlli e i vuoti legislativi che non obbligano a dichiarare le sostanze e i prodotti usati nelle cucine dei ristoranti, alimentano scetticismi e sospetti.

Sul banco degli imputati la cucina molecolare e alcuni grandi chef che propongono una gastronomia dall'approccio scientifico e sperimentale studiando le trasformazioni degli alimenti e creando nuove modalità di preparazione, cottura, abbinamento e presentazione. Il tutto con l'aggiunta di additivi che non si trovano solo nei prodotti in vendita al supermercato, ma che sempre più chef usano nelle proprie realizzazioni.

C'è però chi vive la propria arte culinaria con eticità, rispettando i sapori naturali dei cibi a tutela dei consumatori. Il biologico è una pratica alimentare che, evitando l'impiego di fertilizzanti sintetici, di pesticidi e di organismi geneticamente modificati, rappresenta una scelta responsabile in termini di salute e prevenzione. Ecco perché a Milano SaporBIO, la manifestazione ideata da Marco Columbro e Stefania Santini, interverranno alcuni chef di fama, portatori di quei valori che contraddistinguono la buona e sana cucina.

In occasione della presentazione del libro di Riccardo Naj-Oleari, Buonappetitomilano 2009, ospiti della degustazione biologica preparata sapientemente dello chef Marco De Vincentis, saranno Aimo Moroni, del ristorante "Il luogo di Aimo e Nadia", Claudio Sadler, tra i più conosciuti in Italia con "Sadler-Ristorante", Igles Corelli della "Locanda della Tamerice" e uno tra i maggiori rappresentanti dell'alta cucina bio-naturale, Pietro Leemann con il suo "Joia". Nomi di prestigio, inseriti nella guida, che incontreranno la stampa intervenuta all'evento di Milano SaporBIO per discutere dello stato di salute dell'enogastronomia italiana, del settore della ristorazione, per affrontare il tema "sicurezza" e capire le reazioni degli addetti ai lavori dopo le recenti polemiche sulla cucina molecolare.

L'arte di Leemann, apprezzata anche dai critici più esigenti per la sua raffinata creatività, esprime i principi della "wellness cucina" dove lo "spazio cucina", la preparazione dei piatti, così come la stessa spesa, diventano parte di un'unica esperienza. Mescola gli ingredienti con sapienza usando prevalentemente prodotti biologici.

Alta cucina anche con Aimo Moroni che, dal 1955, ripercorre con la moglie gli antichi sapori della tradizione italiana con ingredienti e ricette semplici: nelle loro mani tutto si trasforma in piatti capaci di raccontare la loro storia, la loro terra, ripercorrendone i colori, i sapori e gli odori.

Claudio Sadler, altro guru della buona gastronomia milanese, offre invece una cucina innovativa, accurata, poliedrica, curiosa delle tradizioni ma capace di reinventarle. La sua cucina è moderna e proiettata verso il futuro, ma con un tocco di classicismo che la rende unica.

Igles Corelli è un cuoco eclettico, dalle continue sperimentazioni. È uno degli esponenti di spicco dell'avanguardia gastronomica italiana, ma con solide radici nei sapori della propria terra.











Fonte: Valentina Gravina