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From Seed to Pasta 5: il futuro del grano duro è qui

Dal 24 al 27 settembre 2025 per la prima volta in Italia, a Bari, si terrà la quinta edizione della conferenza mondiale sul grande duro, la filiera della pasta, le sue imprese, la ricerca scientifica
05 settembre 2025 | 18:00 | C. S.
Il grano duro, oltre diecimila anni di storia e un lungo futuro davanti. E poi scienza e miglioramento genetico, industria e innovazione, salute e sostenibilità, cambiamento climatico e modelli di adattamento, tradizione e nuove prospettive. Sono i grandi temi e le sfide di “From Seed to Pasta 5. A Sustainable Durum Wheat Chain for Food Security and Healthy Lives”, l’evento internazionale sulla ricerca del grano duro e la filiera della pasta in programma a Bari, dal 24 al 27 settembre 2025. Quattro giorni di incontri, studi, confronto e dialogo in cui l’industria del settore, le aziende sementifere, scienziati e ricercatori, mondo politico e istituzioni internazionali lavoreranno per far crescere e migliorare uno dei comparti principali dell’agroalimentare mediterraneo e globale.
E con l’Italia al centro dell’interesse della comunità internazionale e dell’industria di settore, un hub di idee e progettualità grazie all’avanguardia delle sue ricerche scientifiche, l’unicità della “dieta mediterranea” e una secolare tradizione pastificia, simbolo del Made in Italy nel mondo.
Due i grandi filoni dell’evento: la ricerca scientifica, con al centro gli studi più all’avanguardia sul genoma del grano duro e l’innovazione nel mondo delle imprese: come in ogni edizione si terrà infatti la tavola rotonda con i protagonisti della filiera della pasta degli ultimi anni.
L’intenso programma partirà il mercoledì 24 settembre: dopo i saluti di Roberto Tuberosa, professore emerito di Genetica Agraria dell’Università di Bologna e di Agata Gadaleta, docente e ricercatrice nella stessa materia all’ Università di Bari “Aldo Moro”, i lavori si concentreranno sul tema del miglioramento genetico del grano duro nell’era 5.0. Le relazioni affronteranno la ricerca agricola e la sicurezza alimentare, il ruolo del frumento nei drylands, l’agricoltura sostenibile nei progetti del Mediterraneo, la genetica molecolare e gli ultimi studi sul genoma del grano duro, l’apporto dell’intelligenza artificiale, l’ottimizzazione della filiera globale. Nella giornata, verrà presentato il francobollo commemorativo per onorare Nazareno Strampelli, precursore della “Rivoluzione verde”.
Giovedì 25 settembre è in programma il confronto diretto tra ricerca e impresa, a partire dalla sessione speciale con la tavola rotonda “Innovative Approaches from the Industry”, moderata da Roberto Ranieri di Open Fields: tra i relatori, il prof. Paolo De Castro, docente di economia e politica agraria all'Università degli Studi di Bologna, ex ministro dell’Agricoltura e già parlamentare europeo e Margherita Mastromauro, imprenditrice e presidente dei pastai italiani di Unione Italiana Food. Per tutta la giornata si parlerà di tracciabilità, sostenibilità, qualità dei prodotti, dieta mediterranea, filiera integrata e richieste del mercato. Saranno protagoniste tutte le grandi industrie del settore, gli stakeholder della pasta e del grano duro, le associazioni di settore, le imprese sementiere, i trasformatori e i maggiori produttori dall’Italia, Usa e Canada. La giornata si concluderà con l’assegnazione del “Carlotta Award”, riconoscimento assegnato ai migliori contributi scientifici presentati durante la conferenza, in memoria della giovane ricercatrice Carlotta Del Signore.
La giornata di venerdì 26 settembre inizierà con una sessione commemorativa dedicata a Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, figura chiave della genetica italiana, al temine della quale verrà assegnato il premio intitolato alla sua memoria. A seguire, gli interventi sul tema del breeding climatico e non solo: adattamento del frumento mediterraneo, tolleranze climatiche e selezioni, la storia dei cereali antichi e le nuove varietà, gestione delle malattie, utilizzo del pangenoma del grano duro, il miglioramento della produttività, lo sviluppo di nuovi alimenti derivati dal grano della dieta mediterranea, nel segno dei migliori valori nutrizionali e salutistici.
L’appuntamento conclusivo di sabato 27 settembre sarà con il futuro e la cooperazione internazionale del settore: un incontro tecnico consoliderà collaborazioni e progettualità future, laddove il dialogo virtuoso tra ricerca e industria resta centrale per definire strategie lungo termine, individuare nuove opportunità e vincere sfide cruciali come il cambiamento climatico, garantire il benessere e la salute, concretizzare e consolidare la sostenibilità ambientale.
“Le Tavole Rotonde di From Seed To Pasta ci permettono di far incontrare gli scienziati del grano duro con le realtà produttive, dalle aziende sementiere ai costruttori di macchinari innovativi e ai produttori di ingredienti a base di grano duro -ha spiegato Roberto Ranieri di Open Fields. Gli scienziati avranno così la possibilità di osservare alcuni dei risultati delle loro ricerche applicate alle innovazioni industriali. Un’ottima occasione anche per fare il punto della capacità innovativa della nostra pasta industry”.
“Le sfide future richiederanno sempre più coesione, visione e capacità di fare sistema, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità- ha detto Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food. Per questo è importante rafforzare la competitività del comparto, valorizzare l’autenticità del Made in Italy, condividere un impegno comune per preservare e promuovere l’eccellenza produttiva della nostra filiera”.
“Il congresso From Seed to Pasta 5 (FSTP5) che si terrà a Bari ospiterà il gotha della ricerca sul frumento duro. I migliori specialisti mondiali del settore presenteranno i loro studi e sono stati previsti anche momenti di discussione attraverso tavole rotonde e il pubblico potrà intervenire con domande- ha spiegato Roberto Tuberosa, professore emerito di Genetica Agraria dell’Università di Bologna. Tuberosa e i colleghi genetisti del DISTAL nel 2021 hanno lanciato il più importante progetto mondiale sul sequenziamento del frumento duro e oggi valutano con interesse nuove collaborazioni con paesi come la Cina, che iniziano a consumare pasta e sono all’avanguardia nelle stesse ricerche: “Il DNA contenuto in ogni cellula del frumento è enorme: se quello umano ha tre miliardi e mezzo di paia di basi, il frumento duro ne possiede undici e quello tenero diciotto. Questo comporta costi elevati a cui noi abbiamo sopperito con un consorzio mondiale di venticinque partner tra Europa, America e uno in Australia. Vorremmo arrivare a breve alla pubblicazione dei risultati di due recenti studi di alto livello e anche i nuovi contatti cinesi hanno manifestato il loro interesse. Sappiamo bene che l’unione fa la forza”.
"Il grano duro rappresenta un asse strategico della nostra filiera agroalimentare e, più in generale, della dieta mediterranea, che è insieme patrimonio culturale, eccellenza produttiva e modello di sostenibilità – ha affarmato Paolo De Castro, Presidente Nomisma. “From Seed to Pasta 5” è un’occasione preziosa per rafforzare il dialogo tra ricerca e industria, valorizzare l’innovazione come leva per la competitività e affrontare insieme le sfide globali del cambiamento climatico, della sicurezza alimentare e della tracciabilità. In un contesto geopolitico caratterizzato da tensioni commerciali, dazi e instabilità degli approvvigionamenti, il grano duro assume un valore strategico per l’autonomia alimentare dell’Europa e del Mediterraneo. L’Italia, con la sua tradizione e la sua capacità scientifica, può e deve continuare a essere un punto di riferimento internazionale, facendo del grano duro e della pasta un simbolo non solo del Made in Italy, ma di un futuro agroalimentare più sostenibile, equo e sicuro".
“La pasta, la materia prima della nostra straordinaria ‘dieta mediterranea’ sarà sempre più sana, con sempre meno necessità di pesticidi contro le malattie perché ‘sa difendersi da sola’ con le difese immunitarie date dal proprio genoma-ha spiegato Claudio Vercellone, presidente di Avenue Media. I migliori ricercatori di tutto il mondo si incontrano in Italia, non a caso in terra di Puglia, i prossimi 24-27 settembre per condividere ricerche e risultati per una sfida di grande livello: garantire al consumatore un prodotto – pasta a partire dal grano duro - sano e poco costoso e capace di adattarsi ai nuovi climi che l’evoluzione climatica ci impone. Non solo, la capacità di approfondire il genoma del grano duro permetterà di conquistare nuovi territori dove oggi non riesce a vivere e a crescere: un potente strumento per combattere la fame nel mondo, contribuire alla fornitura di alimenti ad una popolazione mondiale in crescita e, allo stesso tempo, garantire la sostenibilità ambientale. Siamo davvero lieti che l’Italia sia il punto di riferimento del know how scientifico ed economico di questa coltura del grano duro: un riconoscimento ed un impegno nell’accogliere questa comunità al massimo livello dell’ospitalità, con tutta la nostra filiera della dieta mediterranea, dalla ricerca genetica, a quella agronomica, alla nostra grande industria di trasformazione ed infine alla nostra tavola”.
La conferenza internazionale “From Seed to Pasta 5”, organizzata da Avenue Media conta su partner di alto livello scientifico e istituzionale quali: WHEAT INITIATIVE- Coordinamento della Ricerca Globale sul Grano, ICARDA- Science for resilient livelihoods in dry areas, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Unione Europea tramite EIT Food, Università di Bologna, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Società Italiana Generica Agraria, ANTIM- Associazione Nazionale Tecnici dell’Industria Molitoria e ITALMOPA- Associazione industriali Mugnai d’Italia, Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari.
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