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UNA VERTICALE PARALLELA SUL GAVI

Un evento da ricordare, per la enologia italiana. Così Giampetro Comolli intorno alla degustazione sul Gavi della Tenuta Soldati La Scolca.
E' la degustazione in contemporanea dello stesso vino (cioè il Cortese di Gavi in purezza al 100% e della stessa vendemmia), ma vinificato fermo o tranquillo e anche vinificato con il metodo champenoise per fare uno Spumante. L'eccezionalità sta nella purezza del vino (al 100 % Cortese) e nella comparazione fra due metodi di vinificazione così diversi

19 febbraio 2006 | C. S.

Tutte le uve da vino bianco hanno dei luoghi dove, coltivate, danno il meglio di se stesse. Qualcuna riesce poi ad esprimere tutte le sue potenzialità in un luogo soltanto, dove il suo vitigno trova il terreno, il clima, l'altitudine, l'esposizione che gli si confanno pienamente. Questo è il caso delle uve del vitigno Cortese che, anche se coltivate in molte località delle province di Asti, di Alessandria e perfino di Cuneo e Pavia, solo nel territorio di Gavi, fra Novi Ligure e le colline dell’Alessandrino, esprimono un vino d'aristocratica personalità, fragrante e intenso, durevole ed elegante. Il Cortese è uno dei vitigni autoctoni nazionali.
Eccelsi sono i risultati offerti dal comprensorio di Rovereto: se esistesse in Italia una classificazione piramidale per ogni territorio e ogni denominazione - alla maniera francese - le vigne di Rovereto nel comune di Gavi sarebbe senza dubbio un Primiere Gran Cru del Cortese. Lo stesso nuovo Consorzio docg Gavi, a seguito di ricerche su un campione di vigneti iscritti all’albo docg, ha definito i parametri per il vitigno Cortese e ha indicato nel termine “ vigna” (somma di un insieme di parametri dalla geologia all’ambiente, dal microclima del suolo alla esposizione solare, dall’andamento delle precipitazione all’impiantistica del vigneto, dal metodo di coltivazione alla resa per ceppo, ecc…) il più corretto e completo antagonista della emblematica definizione francese di “ terroir”.

L'azienda agricola La Scolca ha i suoi vigneti nelle più belle posizioni di Rovereto, e il suo Gavi Dei Gavi rappresenta il vertice del vino che in questa microzona si produce. Questo esaltante risultato non deriva esclusivamente dalla fortunata positura delle vigne, ma è frutto anche di pratiche enologiche sapienti e attente, che gli permettono, a parità di materia prima con gli altri vigneti della zona, risultati unici.
Il moderno vino di Gavi, ricavato da uve di cortese, è stato inventato proprio qui, alla Scolca e tutti si sono ispirati al suo modello. Anche se ormai è diventato un classico, però, la sua è una vicenda dei nostri giorni, una vicenda che non ha neppure mezzo secolo, ma che si è innestata su una storia molto più antica, dandole sviluppi e prospettive impensabili fino a quel momento.
La tenuta La Scolca si estende su una superficie di circa 50 ettari. In complesso sono 180 Km. di filari, che nel corso d'ogni campagna agricola vengono percorsi da otto a dieci volte, a piedi o in trattore, dall'abile squadra di viticoltori che opera sotto la direzione della famiglia Soldati. Con sesti di impianto di 1,10 per 2,40 metri, la densità è di circa 3300 ceppi per ettaro.
Le radici di ogni successo sono perciò da ricercare nel carattere della famiglia Soldati : nel profondo legame che unisce i suoi componenti e nella fedeltà alla sobrietà e alla chiarezza, testimonianza della propria antica origine piemontese.
A dirigere l'attività de La Scolca è Giorgio Soldati con sua figlia Chiara.

DEGUSTAZIONE VERTICALE PARALLELAPER VENDEMMIA DI GAVI
La degustazione che si è tenuta all’Ais all’Hotel Parco dei Principi a Roma è stata prova di grande perizia enologica: una verticale parallela di Gavi da 1991 al 2004, fra vini tranquilli e vini Spumanti ottenuti con il metodo classico, degustati in binomio e in alternanza per testare la differenza di evoluzione nelle due diverse tipologie prodotti con le stesse uve e vini base delle stesse annate vendemmiali. In modo da far risaltare quelle che sono le grandi potenzialità di uno dei vitigni autoctoni ( noto dal 1860 in provincia di Alessandria) più rappresentativi della enologia italiana e le grandi caratteristiche di profumi e sapori ideali anche per produrre un grande Spumante d’Italia metodo classico da vitigno autoctono. E’ recente la nascita di una associazione che rappresenta 6 produttori e 28 tipologie, da Alessandria a Catania, passando per Ancona e Brescia, dove crescono le “vigne” di Etna bianco, di Verdicchio di Iesi, di Lugana , di Erbaluce, di Moscato e infine di Cortese, quello della famiglia Soldati La scolca.
Durante la degustazione, di fronte a decine di sommelier Ais, i Signori Soldati coadiuvati dal noto sommelier Maestri, hanno spiegato e risposto alle diverse domande come la sapidità del Gavi possa scaturire in tutta la sua potenza con l’affinamento in bottiglia prolungato e secondo un modo di vinificare molto particolare, come qualche esperto presente ha definito “ alla Soldati” .
In particolare, gli assaggi del Gavi dei Gavi 1991 e dello Spumante Riserva D’Antan hanno stupito il pubblico per la forza ancora espressa dopo 15 anni dalla vendemmia e gli oltre 10 anni di affinamento in bottiglia dello Spumante Classico Gavi docg , ha suscitato grande entusiasmo l’assaggio del Gavi dei Gavi 1995 per la varietà di profumi al naso, per la sapidità minerale in bocca e per il colore perfettamente paglierino, con riflessi verdognoli perfettamente mantenuti negli anni.

Per molti dei presenti la scoperta vera è stata la eleganza e la forza espressa in termini di profumi, gusti e struttura degli Spumanti Classici: ha stupito che un vitigno a bacca bianca autoctono ( come il Pinot-chardonnay in Champagne) spesso considerato non da invecchiamento e portato a essere bevuto giovane, invece – se coltivato e curato in modo da esaltare i pregi nascosti – abbia le forza e il corpo per reggere anche 15 anni, soprattutto come vino “ spumantizzato” in bottiglia con i soli propri lieviti.Hanno retto il confronto i campioni “più giovani” dello Spumante Brut e del Gavi dei Gavi 2004, ritenuto dagli esperti presenti estremamente elegante, moderno e raffinato.


Fonte: Giampietro Comolli

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