Bio e Natura

Dora, la nuova varietà di mela dorata

Dora, la nuova varietà di mela dorata

L'Università di Bologna ha sviluppato l'incrocio tra la Renetta Grigia di Torriana e la GoldRush: una mela rugginosa a buccia dorata dal sapore dolce-acidulo, fresco e piacevole

03 febbraio 2025 | 14:00 | C. S.

Il suo nome Dora è stato scelto per l’inconfondibile colore bronzeo-dorato della sua buccia. È la nuova varietà di mela nata dal lavoro di selezione dei ricercatori dell'Università di Bologna. Una varietà distintiva non solo per il colore della buccia ma anche per polpa croccante e succosa e per il sapore dolce-acidulo che la rende particolarmente fresca e piacevole.

Dora (MD02UNIBO*), che sarà lanciata ufficialmente sul mercato alla fiera FruitLogistica di Berlino (5-7 febbraio), è una mela rugginosa frutto del programma di breeding dell’Università di Bologna. Ulteriormente valutata a partire dal 2019 a Moissac, in Francia, oggi è coltivata su più di dieci ettari dall’azienda RISPE e dal vivaio ESCANDE, licenziatari della nuova varietà per l’Europa.

"Abbiamo subito riconosciuto le caratteristiche eccezionali di questa varietà e ci siamo messi al lavoro per assicurare la sua migliore diffusione e valorizzazione verso il mercato e la società", sostengono i costitutori Roberto Gregori, Stefano Tartarini e Silviero Sansavini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna.

Gli anni di valutazione sulla nuova varietà hanno infatti evidenziato le sue ottime potenzialità: elevata qualità agronomica, elevata produttività, rusticità e buona resistenza alle principali malattie. A queste caratteristiche si aggiunge l’ottima conservabilità: raccolta a fine settembre, Dora può essere conservata per più di sei mesi in atmosfera controllata. Queste caratteristiche, insieme ad un aspetto e a un gusto distintivo, fanno di Dora una varietà particolarmente interessante dal punto di vista produttivo e commerciale.

"È una varietà eccezionale, ideale per i produttori grazie alla facilità di coltivazione, alla resistenza e alla produttività", aggiunge Sébastien Rispe, dell'azienda RISPE. "È anche molto succosa e croccante, qualità che soddisfano le aspettative del mercato per le mele rugginose".

Dora si conferma quindi una varietà interessante e distintiva che, già a partire da quest’anno, vedrà un importante piano di sviluppo.

Potrebbero interessarti

Bio e Natura

Dal girasole il futuro dei pasti plant-based

Creato un sostituto della carne a base di girasole che è ricco di proteine e minerali. Il nuovo ingrediente, ottenuto da farina di girasole raffinata, offre un ottimo valore nutrizionale e un sapore delicato

05 novembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

Ecco come i microbi del suolo aiutano le piante a sopravvivere

Nel patrimonio genetico della microflora e microfauna del suolo c'è il "ricordo" della siccità, un fattore che influenza il modo in cui le piante crescono e sopravvivono. Le piante native hanno mostrato risposte più forti

04 novembre 2025 | 14:00

Bio e Natura

La lingua artificiale utilizza il latte per determinare il livello di piccantezza negli alimenti

Attualmente, misurare i composti aromatici negli alimenti richiede assaggiatori e metodi di laboratorio complessi. Creata una lingua artificiale per rilevare rapidamente la piccantezza degli alimenti

31 ottobre 2025 | 09:00

Bio e Natura

Una fragranza floreale diventa un killer naturale di zanzare

Un team di ricercatori dell'Università di Maryland ha sviluppato un fungo dal profumo floreale che inganna le zanzare che si avvicinano e muoiono. Il fungo emette longifolene, un profumo naturale che le attira irresistibilmente

29 ottobre 2025 | 15:00

Bio e Natura

L'effetto della riduzione del sale sulla qualità e l'accettabilità del pane di grano duro

Il pane a contenuto di sale ridotto ha una crosta meno colorata, con un aroma più debole, oltre a pagnotte meno compatte rispetto a un pane con contenuto ordinario di sale

27 ottobre 2025 | 15:00

Bio e Natura

Un recupero del blu di Guado estratto dalla pianta di Indaco Tinctoria

Il pigmento viene estratto dalle foglie della pianta di guado e si presenta sotto forma di polvere. Il colore è applicato su tessuti in fibre naturali che possono essere tinti senza essere trattati

24 ottobre 2025 | 12:00 | Marcello Ortenzi