Bio e Natura 11/02/2022

Varato un piano ventennale per le foreste italiane

Varato un piano ventennale per le foreste italiane

La Strategia Forestale Nazionale indica la via per il riconoscimento ed il rispetto della multifunzionalità delle foreste e per armonizzare a livello nazionale gli obiettivi e le azioni da intraprendere per la sostenibilità


E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la Strategia Forestale Nazionale (SFN), promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in concerto con i Ministeri della Transizione Ecologica, della Cultura, dello Sviluppo Economico e della Conferenza Stato-Regioni, in ottemperanza del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (D.lgs 34/2018).

Si tratta di un documento strategico di validità ventennale, primo nel suo genere a livello italiano, e deve la sua realizzazione al percorso iniziato nel 2017 con la nascita della Direzione generale delle Foreste del Mipaaf e con l'emanazione nel 2018 del Testo unico, cui sono seguiti otto decreti Ministeriali di cui la Strategia costituisce la cornice e l'asse portante. La Strategia si pone quale strumento essenziale per delineare le politiche forestali nazionali nel contesto di quelle europee e degli accordi internazionali ma anche come vertice della "piramide" della pianificazione forestale, recentemente innovata grazie al Decreto attuativo in materia, pubblicato nel dicembre 2021.

La Strategia dà inoltre attuazione a parte della Strategia europea per la biodiversità 2030 e alla Strategia forestale 2030, come previsto dal TUFF ed integra la Strategia nazionale per la bioeconomia per la parte fondamentale legata al sistema foresta-legno.

La SFN indica la via per il riconoscimento ed il rispetto della multifunzionalità delle foreste e per armonizzare a livello nazionale gli obiettivi e le azioni da intraprendere per la sostenibilità della gestione forestale e la tutela del capitale naturale e del paesaggio.

Il documento, molto corposo e suddiviso in tre parti, di cui una pubblicata in Gazzetta ufficiale e due allegati consultabili sul sito del Ministero è il risultato di un processo lungo ma importante, di condivisione, sia con un tavolo multidisciplinare per le bozze sia di consultazione pubblica, cui è seguito un altrettanto importante lavoro di armonizzazione di temi e di linguaggio, in stretta e continua connessione con gli altri decreti attuativi del TUFF, che gradualmente venivano pubblicati ed iniziati ad attuare.

In premessa al documento principale è dichiarata la missione della Strategia: portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni. La Strategia Forestale Nazionale incentiverà la tutela e l'uso consapevole e responsabile delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti, in azioni orientate dai criteri della sostenibilità, della collaborazione e dell'unità di azione."

Il primo allegato declina i principi in azioni e sottoazioni, per ciascuna delle quali è riportato un obiettivo quantitativo temporale da raggiungere ed i criteri per il suo monitoraggio

Ai fondi per l'attuazione della Strategia ha pensato la legge di stabilità 2022, prevedendo un apposito fondo il cui stanziamento è previsto svilupparsi sul primo decennio.

“Finalmente abbiamo la corretta impostazione per poter operare con uno sguardo almeno ventennale, che è l’arco temporale minimo per chi è impegnato nel settore forestale e per pianificare le politiche di sostenibilità e di tutela della biodiversità.” - Sabrina Diamanti presidente CONAF – “L’introduzione della SFN consentirà di armonizzare gli obiettivi e le azioni per la sostenibilità in una cornice uniforme e di medio periodo con i documenti internazionali, da Agenda 2030 a Farm to fork, dalla Strategia per la Biodiversità 2030 all’Accordo di Parigi, fino al Green Deal.

Questo è il risultato di un ottimo lavoro di concertazione guidato dalla Direzione Foreste del MIPAAF che ha raccolto il contributo di tutti gli stakeholder del mondo forestale.”

Come indicato dal TUFF, una volta approvata la Strategia Forestale si può procedere coi Programmi Forestali Regionali, i Piani Forestali di Indirizzo Territoriale e, per concludere, i Piani di gestione forestale.

Una serie di piani e programmi, via via più dettagliati, che porteranno ad avere foreste ricche di biodiversità e capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica.

E, contemporaneamente, in un Paese densamente abitato com’è l’Italia, le comunità rurali e montane godranno dei benefici ecologici, sociali ed economici e sarà incentivato l’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali.

“Sappiamo che la pianificazione forestale può essere locale, di area vasta o regionale. Il livello nazionale è proprio questo, quello che indirizza le scelte di tutti i livelli sottostanti definendo obiettivi, chiarendo le condizioni e mettendo una parte di risorse.” – Marco Bonavia, consigliere CONAF – “I dottori forestali per impostazione gestiscono e ragionano sul futuro di superfici forestali, con tempi e considerazioni che talvolta sfuggono a chi non è del mestiere. Anche grazie a un documento come la strategia forestale, ora abbiamo la certezza che la pianificazione forestale avrà le risorse finanziarie necessarie per i prossimi vent’anni.”

di C. S.