Bio e Natura
FRUTTA E VERDURA MADE IN ITALY? LE PIU' SICURE D'EUROPA
Nessuna preoccupazione. La nostra agricoltura è caratterizzata da una presenza di residui chimici nettamente inferiore a quella di altri Paesi produttori, dove invece le irregolarità rilevate per i prodotti alimentari sono superiori di tre, quattro e perfino sei volte
30 settembre 2006 | Ada Fichera
Colora le nostre tavole, è di fondamentale importanza per lâorganismo ed è particolarmente apprezzata anche per la sua varietà . Stiamo parlando della frutta e, in particolar modo, della frutta âitalianaâ.
Riguardo a questa, giungono, proprio in questi giorni, buone notizie.
La âColdirettiâ ha dichiarato che la verdura e la frutta âMade in Italyâ sono le più sicure in Europa.
Questâultima è caratterizzata da una presenza di residui chimici nettamente inferiore a quella di altri Paesi produttori, dove invece le irregolarità rilevate per i prodotti alimentari sono superiori di tre volte in Germania, quattro volte in Francia e Spagna e di addirittura oltre sei volte in Olanda, secondo gli ultimi risultati pubblicati dalla Commissione Europea.
In tal senso, possiamo quindi godere dei âsapori della terraâ con tutta tranquillità .
Lo sottolinea infatti la âColdirettiâ evidenziando come la quasi totalità dei campioni esaminati in Italia dal Ministero della Salute, dallâ âOsservatorio Nazionale Residuiâ (ONR) e da âLegambienteâ è risultata ben al di sotto dei limiti di legge, con percentuali di prodotti in regola in costante miglioramento e variabili dal 97 al 99 per cento.
Negli ultimi dieci anni, i campioni di frutta e verdura risultati irregolari per la presenza di pesticidi sono dunque scesi in percentuale, mentre sono addirittura raddoppiati i campioni di frutta italiana assolutamente privi di residui che, secondo le ultimi analisi dellâONR, rappresentano ben i due terzi dei prodotti in vendita.
Infatti, solo sullâ1,3% dei prodotti italiani ci sono quantità troppo alte di fitofarmaci.
Nello specifico: tra i prodotti più contaminati, troviamo ciliegie, fragole, mele, sedano, e lattuga; mentre, tra i più âsaniâ, ci sono mandarini, albicocche, pomodori, fagioli e cipolle.
La media italiana, migliorata negli anni, è dunque, come dicevamo, migliore di quella europea, che registra un tasso di contaminazione fuori legge del 5%. I campioni ortofrutticoli privi di residui, infatti, sono il 65,8%.
Questi dati, davvero confortanti, sono innanzitutto il frutto dellâimpegno degli imprenditori agricoli che hanno reso il âMade in Italyâ alimentare leader nelle garanzie di qualità e sicurezza alimentare, ma rappresentano anche una ragione in più per mangiare frutta e verdura.
Questo aggiornamento positivo per il settore, si colloca, fra lâaltro in un periodo di certo non fra i più rosei: nellâultimo anno sono appunto lievemente scesi i consumi sia di frutta sia di verdura. E pare siano soprattutto i più giovani a rinunciare ai preziosi contenuti di vitamine, sali minerali e fibre di frutta e verdura.
Quindi, questo non può che essere un incentivo in più per i consumatori a favore di un settore di basilare importanza per ognuno di noi.
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