Bio e Natura
Ecco come il glifosato uccide le api
Secondo una recente ricerca dell'Università di Austin, il noto erbicida sarebbe in grado di alterare il microbiota intestinale delle api, riducendo la risposta immunitaria degli insetti impollinatori ed esponendoli così a maggiori rischi di morte
28 settembre 2018 | T N
Il glifosato è dannoso per le api, secondo una ricerca dell'Università di Austin, in Texas in collaborazione con l'Università hawaiana di Honolulu.
Il noto erbicida sarebbe in grado di alterare il microbiota intestinale delle api, riducendo la risposta immunitaria degli insetti impollinatori ed esponendoli così a maggiori rischi di morte.
Il team di ricercatori ha osservato l'impoverimento della flora utile nell'intestino di api esposte a dosi di glifosato che si trovano comunemente in natura.
Uno degli autori della ricerca, il dottor Erick Motta, spiega di aver osservato una maggior mortalità di api operaie, esposte all'erbicida, se poste a contatto con un comune batterio, che solitamente non ne causa la morte.
Sono state monitorate otto specie di batteri intestinali utili e si è osservato che quattro di esse erano meno presenti in api esposte alla sostanza chimica.
In particolar modo viene colpito un batterio, la Snodgrassella alvi, necessario alle api per metabolizzare il cibo e a contrastare gli agenti patogeni.
Leggi anche
Bio e Natura
Glifosato: uso in agricoltura, impatti su salute e ambiente

Il glifosato è l'erbicida più utilizzato e discusso, per gli effetti sulla salute dell'uomo e sull'ambiente, ma ad oggi l'economicità e l'efficacia lo rendono insostituibile. Ecco tutto quello che devi sapere
13 gennaio 2025 | 16:00
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Coltivazione idroponica: perché conviene e a che cosa serve

Esistono diverse tecniche per impianti idroponici. Più adatte piante a ciclo breve, a crescita rapida, con radici poco profonde quali ortaggi a foglia, lattuga, spinaci, rucola. Le erbe aromatiche sono perfette per piccoli impianti domestici o vertical farm
05 settembre 2025 | 14:00
Bio e Natura
Nuovi adesivanti per i trattamenti con fitofarmaci in agricoltura

Ridurre la quantità di deflusso di fitofarmaci che finisce nell’ambiente riducendo al contempo i costi degli agricoltori e forse anche migliorando la loro produttività
04 settembre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Produrre grano duro in agricoltura biologica e convenzionale: le differenze sulla produttività

Le rese di grano duroin biologico sono state inferiori del 37% rispetto al convenzionale in media, confrontando le prestazioni delle colture in una rotazione a 5 anni non irrigua. Un numero inferiore di chicchi per metro quadrato è stato osservato nel grano biologico rispetto al convenzionale
26 agosto 2025 | 15:00
Bio e Natura
Afidi e antracnosi del melo, cecidomia dei frutti del pero, cocciniglia dell’actinidia: le soluzioni

Tecnologie digitali, droni e strategie sostenibili per difendere le colture emiliano-romagnole, tra cui mele, pere e kiwi, dalle nuove emergenze fitosanitarie. Per una frutticoltura più smart e con meno chimica
26 agosto 2025 | 12:00
Bio e Natura
Il pellet di sansa di oliva per la concimazione del grano

Il trattamento con fertilizzanti minerali ottiene i migliori risultati in termini di produttività e assorbimento dei nutrienti, seguito dal pellet di sansa, che ha ridotto la resa in granella solo del 15%
07 agosto 2025 | 15:00
Bio e Natura
I biostimolanti possono migliorare la resilienza delle colture al calore e allo stress idrico nel Mediterraneo?

Lo stress da calore e siccità riduce significativamente la crescita e la produttività delle piante. L'efficacia dipende dalle colture e dall'ambiente e richiede la standardizzazione. L’integrazione con biopesticidi e soluzioni scalabili è fondamentale
04 agosto 2025 | 15:00