Bio e Natura
Il miele, bioindicatore di frodi alimentari e della biodiversità dell'ambiente
Grazie a una nuova analisi messa a punto dall'Università di Bologna è possibile recuperare informazioni dettagliate sulle popolazioni di insetti che abitano il territorio in cui è stato prodotto il miele. Utilizzate tecniche di next generation sequencing applicate al DNA ambientale
06 luglio 2018 | C. S.
Grazie ad un nuovo sistema di analisi messo a punto da un gruppo di ricerca dell’Università di Bologna, da oggi bastano poche gocce di miele per capire quali e quanti insetti abitano il territorio in cui quel miele è stato prodotto: uno strumento che può rivelarsi molto utile sia per tenere monitorata la biodiversità degli ecosistemi che per identificare possibili frodi alimentari.
Lo studio, da poco pubblicato su Scientific Reports, si è concentrato sull'analisi del DNA ambientale, una traccia genetica lasciata dagli insetti e trasportata nel miele dal lavoro delle api. “Il DNA ambientale – spiega Valerio Joe Utzeri, coautore della ricerca – deriva da alcuni insetti che si nutrono della linfa delle piante, ad esempio gli afidi e altri appartenenti all'ordine dei Rincoti”. Questi insetti, particolarmente importanti per gli ecosistemi agrari e forestali, producono melata, una secrezione zuccherina molto apprezzata dalle api, che viene utilizzata nel processo di produzione del miele.
Utilizzando tecniche di next generation sequencing applicate al DNA ambientale, i ricercatori sono così riusciti ad identificare – indirettamente ma in modo molto preciso – le diverse specie di insetti presenti nel territorio in cui le api hanno lavorato: un’area che può estendersi fino ad un raggio di dieci chilometri.
“Il nostro studio – spiega la ricercatrice Anisa Ribani – ha messo in evidenza come da pochi grammi di miele sia possibile recuperare informazioni dettagliate sulle popolazioni di insetti presenti negli ambienti agrari e forestali”. Un sistema che permette di monitorare la biodiversità ambientale e tenere così sotto controllo la presenza di organismi dannosi per le piante. Inoltre, il controllo del DNA ambientale consente di autenticare l’area di provenienza del miele analizzato, scongiurando così possibili frodi alimentari. “Con questo strumento – conferma Giuseppina Schiavo, altra ricercatrice coinvolta nello studio – possiamo ottenere informazioni quantitative sulle infestazioni degli insetti nell'ambiente e ricostruire la struttura genetica delle loro popolazioni”.
Le api, insomma, si rivelano ancora una volta preziose alleate per il monitoraggio dell’ambiente: la loro presenza è fondamentale non solo per la conservazione degli ecosistemi ma anche per mettere a punto modelli di sviluppo sostenibile delle risorse agrarie e forestali.
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
La lingua artificiale utilizza il latte per determinare il livello di piccantezza negli alimenti
Attualmente, misurare i composti aromatici negli alimenti richiede assaggiatori e metodi di laboratorio complessi. Creata una lingua artificiale per rilevare rapidamente la piccantezza degli alimenti
31 ottobre 2025 | 09:00
Bio e Natura
Una fragranza floreale diventa un killer naturale di zanzare
Un team di ricercatori dell'Università di Maryland ha sviluppato un fungo dal profumo floreale che inganna le zanzare che si avvicinano e muoiono. Il fungo emette longifolene, un profumo naturale che le attira irresistibilmente
29 ottobre 2025 | 15:00
Bio e Natura
L'effetto della riduzione del sale sulla qualità e l'accettabilità del pane di grano duro
Il pane a contenuto di sale ridotto ha una crosta meno colorata, con un aroma più debole, oltre a pagnotte meno compatte rispetto a un pane con contenuto ordinario di sale
27 ottobre 2025 | 15:00
Bio e Natura
Un recupero del blu di Guado estratto dalla pianta di Indaco Tinctoria
Il pigmento viene estratto dalle foglie della pianta di guado e si presenta sotto forma di polvere. Il colore è applicato su tessuti in fibre naturali che possono essere tinti senza essere trattati
24 ottobre 2025 | 12:00 | Marcello Ortenzi
Bio e Natura
Un gene nascosto potrebbe triplicare le rese di grano
Una rara pianta di grano con tre chicchi per fiore ha portato gli scienziati a scoprire un potente gene di crescita. La scoperta potrebbe aiutare a creare grano super-produttivo per nutrire miliardi di persone in più
21 ottobre 2025 | 15:00
Bio e Natura
Le differenze proteiche tra pane ottenuto da grano duro e grano tenero
Per poter utilizzare la farina integrale nella produzione di alimenti funzionali, ricchi di componenti benefici per la salute, sono importanti lo studio del contenuto di proteine integrali, la loro struttura e qualità
15 ottobre 2025 | 13:00