Bio e Natura
Odore, sapore, colore. Chissà se sono diversi in un alimento biologico
Il legame tra qualità e sensi, per fortuna, molto spesso esiste. Ma, in fin dei conti, esiste un “gusto bio”? Nel frattempo è stato predisposto un prototipo di “kit” per i consumatori, così che la descrizione di un attributo possa essere precisa e diretta. Anche i produttori possono imparare e insegnare correttamente il gusto? Lo sapremo il 7 settembre
03 settembre 2011 | Tullia Gallina Toschi
Comincerà con un convegno il giorno precedente l’apertura del Sana alla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, l’attività di divulgazione del progetto scientifico ECROPOLIS, dedicato alle proprietà sensoriali degli alimenti biologici.
Lo scopo principale del progetto Europeo ECROPOLIS, coordinato dall’istituto di ricerca svizzero FiBL e che ha visto come partecipanti oltre all’Italia e alla Svizzera, la Francia, la Germania, l’Olanda e la Polonia è quello di raccogliere dati sui profili sensoriali di prodotti biologici in tutta l'Europa per poi studiarli organizzarli e “caricarli” su una banca dati online interattiva denominata OSIS.
La ricerca scientifica e l’elaborazione dati sono ancora in corso ma alcune pubblicazioni sono già uscite, come una, di questi giorni, sulle caratteristiche sensoriali e chimiche degli oli di girasole vergini e raffinati, biologici e convenzionali (Bendini et al.) e altre che verranno completate nell’anno 2012.
Questo primo convegno di divulgazione di Bologna ha lo scopo di diffondere i risultati ottenuti e di tradurli in un linguaggio non accademico ma utile ai produttori di alimenti biologici, ai trasformatori, ai ristoratori e alle organizzazioni governative che presiedono al controllo delle filiere biologiche.
Aprirà il convegno il coordinatore delle attività di ricerca svolte presso l’Università di Bologna Prof. Maurizio Canavari, insieme al Presidente di Bioagricoop, Dott. Riccardo Cozzo.
Seguiranno gli interventi dei relatori degli altri Paesi Europei. Si parlerà di mercato dei prodotti biologici e verranno confrontati i gusti alimentari dei consumatori europei. La parte più interessante per i produttori riguarda le possibilità di miglioramento della qualità sensoriale, i modi per comunicarla, l’efficacia delle operazioni di marketing o le direzioni più promettenti della ricerca e sviluppo.
Il progetto ha preso in considerazione, in particolare, le passate di pomodoro, i salami, gli oli di girasole vergini, gli oli di oliva extravergini, gli yogurt, le mele e i biscotti. Prodotti molto diversi, anche in termini di operazioni subite per la trasformazione ed il confezionamento. Al convegno tecnico di Bologna, che si terrà in lingua inglese, verranno presentate, in particolare, le caratteristiche sensoriali delle mele e degli oli di girasole spremuti a freddo.
Interessante e nuova sarà la presentazione, in anteprima, di un prototipo di “kit” per l’insegnamento delle caratteristiche sensoriali degli oli di girasole vergini biologici e convenzionali, che ha la funzione di rendere capace il produttore e quindi anche il consumatore, di riconoscere gli attributi peculiari positivi e quelli negativi.
Lo scopo del kit è quello di migliorare la consapevolezza del consumatore e la conoscenza di base delle caratteristiche sensoriali distintive della qualità, in questo caso dei prodotti biologici. Perché il legame tra qualità e sensi, per fortuna, molto spesso esiste. E la descrizione di un attributo più essere precisa e diretta e non invece fuorviante, legata a termini fantasiosi, di moda o approssimativi.
La divulgazione delle caratteristiche sensoriali attraverso oggetti didattici corretti può risultare divertente e costruire l’anello mancante tra ciò che deve essere (o continuare ad essere) percepito come buono e ciò che si crede, spesso perché privi di una informazione corretta, che sia buono.
Il convegno internazionale prevede una quota di iscrizione in loco di 35 Euro e richiede una preiscrizione da effettuarsi entro il 5 settembre.

Bibliografia
A. Bendini, S. Barbieri, E. Valli, K. Buchecker, M. Canavari, T. Gallina Toschi. "Quality evaluation of cold pressed sunflower oils by sensory and chemical analysis". Eur. J. Lipid Sci. Technol. in stampa (2011).
Potrebbero interessarti
Bio e Natura
Il segreto per un perfetto sapore di cioccolato

Decodificati i fattori microbici e ambientali alla base della fermentazione del cacao, il processo critico che definisce il gusto del cioccolato. Si apre la strada a un cioccolato di alta qualità
16 settembre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Coltivazione idroponica: perché conviene e a che cosa serve

Esistono diverse tecniche per impianti idroponici. Più adatte piante a ciclo breve, a crescita rapida, con radici poco profonde quali ortaggi a foglia, lattuga, spinaci, rucola. Le erbe aromatiche sono perfette per piccoli impianti domestici o vertical farm
05 settembre 2025 | 14:00
Bio e Natura
Nuovi adesivanti per i trattamenti con fitofarmaci in agricoltura

Ridurre la quantità di deflusso di fitofarmaci che finisce nell’ambiente riducendo al contempo i costi degli agricoltori e forse anche migliorando la loro produttività
04 settembre 2025 | 13:00
Bio e Natura
Produrre grano duro in agricoltura biologica e convenzionale: le differenze sulla produttività

Le rese di grano duroin biologico sono state inferiori del 37% rispetto al convenzionale in media, confrontando le prestazioni delle colture in una rotazione a 5 anni non irrigua. Un numero inferiore di chicchi per metro quadrato è stato osservato nel grano biologico rispetto al convenzionale
26 agosto 2025 | 15:00
Bio e Natura
Afidi e antracnosi del melo, cecidomia dei frutti del pero, cocciniglia dell’actinidia: le soluzioni

Tecnologie digitali, droni e strategie sostenibili per difendere le colture emiliano-romagnole, tra cui mele, pere e kiwi, dalle nuove emergenze fitosanitarie. Per una frutticoltura più smart e con meno chimica
26 agosto 2025 | 12:00
Bio e Natura
Il pellet di sansa di oliva per la concimazione del grano

Il trattamento con fertilizzanti minerali ottiene i migliori risultati in termini di produttività e assorbimento dei nutrienti, seguito dal pellet di sansa, che ha ridotto la resa in granella solo del 15%
07 agosto 2025 | 15:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati