Emozioni di gusto 27/04/2013

Dop e Bio: la Slovenia oltre il confine dell'alta qualità olearia

Dop e Bio: la Slovenia oltre il confine dell'alta qualità olearia

Piccoli e piccolissimi produttori, come Morgan, tengono alta la bandiera della tipicità, a partire dalla principessa delle varietà autoctone istriane: la Bianchera


Un'olivicoltura storica, quella istriana, che affonda le sue radici fin nell'epoca fenicai e romana. E' anche un'olivicoltura recente, però, perchè la seconda guerra mondiale e le gelate di inizio 1900 hanno decimato produttori e piante.

Si sono così affacciati a questa coltura, negli ultimi vent'anni, nuove generazioni. E' il caso di Morgan che, da pochi alberi per uso domestico, ha ampliato la produzione e oggi ha ha dimora, nei pressi di Grintovec, 750 alberi.

Una piccola, piccolissima azienda, anche per standard italiani, ma che in Slovenia trova una sua dimensione e un suo mercato, avendo deciso di puntare tutto su qualità, tipicità e sostenibilità.

Tutto certificato biologico e Dop l'olio aziendale, per dare garanzie al consumatore e in buona parte ottenuto dalla cultivar Bianchera. Varietà assurgente, tardiva, difficile ma che produce un olio intenso, che difficilmente lascia indifferenti.

Così è anche l'extra vergine Morgan. Fruttato intenso, più verde che maturo, con sentori di erba appena sflaciata, unito a toni delicati di mandorla. Il connubbio tra la Leccino e la Bianchera si fa insomma sentire fin dalle sensazioni olfattive. Ma è al palato, sopratutto, che trova conferma di un equilibrio molto apprezzabile. Più piccante che amaro, l'erba e le fragranze verdi si accompagnano a quelle di frutta, in primis mela, e di mandorla.

Ideale su zuppe e carni bianche.

di Graziano Alderighi