Emozioni di gusto 12/01/2013

Un passato antico tradotto in un linguaggio vinicolo moderno

Un passato antico tradotto in un linguaggio vinicolo moderno

Ischia è un'isola unica che merita un vino altrettanto esclusivo. Nasce così Giardini Arimei, frutto di sette vendemmie che si svolgono nell’arco di tre stagioni, dall’estate all’inverno


Il Progetto Arcipelago, ideato nel 1999 dai Fratelli Muratori insieme all’enologo Francesco Iacono e partito dalla Franciacorta con gli spumanti Docg, dopo i rossi della Maremma e i bianchi strutturati dell’agro Beneventano, nel 2003 è approdato sull’isola d’Ischia.

Qui ha acquistato un'antica tenuta, 5,2 ettari di vigneto impiantati con gli autoctoni Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lunardo e Coglionara, ma anche una cantina che risale al 1700, completamente scavata nel tufo verde, inaugurata nel 2006.

Come per la tenuta maremmana, anche in questo caso Francesco Iacono ha creato qualcosa di speciale, favorito però dalla storia di questi luoghi e da pratiche enologiche antiche. Infatti sono tornate a vivere anche le antiche vasche di vinificazione in tufo, dette palmenti.

 

Da questa passione nasce un vino unico al mondo perchè frutto delle sette vendemmie che si svolgono nell’arco di tre stagioni, dall’estate all’inverno, ovvero dall'inizio di settembre fino alla metà di dicembre.

I Giardini Arimei è un passito, un vino da conversazione, con una punta di innovazione perchè è amabile, non tradizionalmente dolce. E' certamente un vino morbido ma che può sorprendere per la sua spiccata sapidità. Complesso dal punto di vista aromatico con note di miele, agrumi e frutta secca ben in evidenza. La ricchezza organolettica si completa con frutti tropicali, spezie mediterranee e fiori.

Abbinamenti consigliati: cioccolato fondente, formaggi stagionati, fois-gras, pasticceria secca e il dolce campano per eccellenza, la pastiera napoletana

di Graziano Alderighi