Emozioni di gusto 01/09/2012

In Puglia c’è l'olio che parla

In Puglia c’è l'olio che parla

Non ci crederete, è davvero incredibile. Esite un extra vergine, anzi quattro, da lasciar stupefatti. Questi parlano presentandosi ai consumatori in maniera a dir poco inconsueta. L’artefice è Andrea Serrilli. la sua azienda opera in Puglia, a San Marco in Lamis


C’è un olio che parla, ovviamente non solo al palato e al naso, anche attraverso la bottiglia. Tranquilli, non si tratta di una invenzione che fa parlare l’olio per davvero. Non ci siamo ancora arrivati, per ora, poi, non si sa mai, tutto può accadere nella vita.

Fatto sta che l’olio di Andrea Serrilli, produttore che già avete avuto modo di conoscere leggendo le sue risposte nell’intervista rilasciata proprio a “Teatro Naturale”, all’interno della rubrica “Figli della Terra” (clicca qui), parla attraverso le etichette. Intanto, c’è da dire che la sua produzione si esprime per monocultivar: dal Leccino alla Coratina, dall’Ogliarola Garganica fino addirittura all’Arbequina. Proprio così, nelle campagne del Foggiano è arrivata anche la celebre cultivar spagnola.

Volete sapere cosa hanno da dire le etichette? Ci comunicano gli abbinamenti. Voi direte, tutto qui?

Beh, intanto rispetto ad altre etichette gli abbinamenti qui sono talmente in grande evidenza che si impongono all’attenzione del consumatore. Ci sono i rimandi a materie prime chiave come legumi, verdure, carni, pesce, formaggi, fritture, e in corripondenza di ciascuna voce c’è un numero. Più è alto il numero, più il suggerimento è indicato per una scelta azzeccata.

 

Faccio un esempio.

Cultivar Coratina: è sufficiente gaurdare l'immagine.

Cultivar Ogliarola Garganica: verdure 4, legumi 3, carni 3, pesce 1, formaggi 1.

Altro esempio. Arbequina: fritture 4, pesce 4, formaggi 3, verdure 3, legumi 1, carni 1.

E via seguendo, monocultivar dopo monocultivar.

Ciò che emerge, è la grande evidenza data. Un segnale decisamente positivo., più incisivo rispetto a generiche indicazioni, segno che il messaggio che si vuoldare è che l’olio ha sua propria dimensione, e che esiste una precisa mappa sensoriale, conc criteri di abbinamento che non possono certo essere sottovalutati, pur considerando l’olio extra vergine di oliva comunque un grasso piuttosto versatile rispetto ad altri grassi alimentari.

 

L’ASSAGGIO

L’Arbequina è giallo limpido, dai proumi fruttati medio leggeri e dai chiari sentori vegetali, dolce al primo impatto, armonico, delicato, una lieve punta piccante in chiusura.

 

di Luigi Caricato