Emozioni di gusto 02/07/2011

Un fresco rosato per l’estate, da uve negroamaro

Un fresco rosato per l’estate, da uve negroamaro

Si chiama “Gelso Moro” ed è prodotto da Luigi Resta in un territorio altamente vocato, le cui vigne, allevate ad alberello, affondano su terreni buoni, ricchi di calcio e magnesio. Una riscoperta: in tempi in cui i rosati van di moda, c'è quello giusto, che non ha mai deluso


La zona di produzione è proprio in un'area in cui i vini rosati hanno sempre avuto un grande seguito; e ora più che mai, con le nuove tendenze che hanno ridato forza a un vino che d’estate merita di essere presente a tavola come altrove, buono per aperitivi sotto l’ombrellone, di sera, magari davanti alle acque limpide del mare salentino.

Un buon bicchiere di fresco rosato non dispiace. Tanto più che conosco da anni, dai tempi dell’infanzia, il produttore Luigi Resta. E so il lavoro e la passione che ci mette dentro: la serietà, soprattutto. Avrei desiderio di scorrere un giorno lungo i filari delle sue vigne, quale attestato di stima per il suo lavoro. Percorrere una vigna, in fondo è come appropriarsi del vino che si è deciso di bere. E così, quando degusto alcuni vini che mi piacciono, mi ritrovo idealmente nei campi, quasi a condividere e sottoscrivere con i miei passi impressi sul terreno, tutto il duro lavoro che vi sta dietro e che ha contribuito a determinare la buona riuscita del vino.

Tutte le volte che penso ai rosati, non faccio altro che immaginarmi nel Salento; e scusatemi se sono partigiano, ma il primo rosato della storia è stato imbottigliato proprio nel sud della Puglia, nelle terre del Salice Salentino. E’ storia, non fantasia.

Ma eccoci al vino: il “Gelso Moro” alla vista è di un rosa tenue, dai riflessi tendenti al violaceo. Al naso si apre elegante con profumi puliti e freschi, dai richiami floreali. Ha buona sapidità, come tutti i vini del Salento, come ogni vino ricavato da uve Negroamaro che si rispetti. Ha buona struttura e finezza espressiva, con una nota acidula che lo rende piacevole al palato.

 

Luigi Resta lo consiglia giustamente a una temperatura di servizio di 10-12°C, in abbinamento ad antipasti, primi piatti, carni bianche e con i formaggi.

Altri dati, sempre forniti dall’azienda > gradazione alcolica: 12,80 % vol; acidità totale: 5,50; PH: 3,30; estratto secco netto: 20,50; zuccheri residui: 1,6 g/l

 

Una pecca? Non nei vini, molto buoni, ma nel sito internet aziendale, indicizzato malissimo e troppo vetusto, antidiluviano: sarebbe l'ora di rinnovarlo.

 

L'indirizzo > Vinicola Resta: via Campi, 7 - 73018 Squinzano, in provincia di Lecce

La cantina invece è in via Maternità e Infanzia, 2/4, a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi

Tel. e fax: 0831 671182 - e-mail: vinicolaresta@libero.it

 

 

 

di Luigi Caricato