Massime e memorie 16/01/2010

Li chiamavano cafoni, oggi non esistono più

Il Novecento è stato il secolo del loro genocidio. L’Italia contadina è ormai divenuta un sogno, o un incubo, del passato


Alessandro Leogrande

Oggi i cafoni non esitono più. Il reporter polacco Ryszard Kapuscinki ha detto una volta che il Novecento è stato il secolo del loro genocidio. Non solo in Italia o in Europa: questo processo è già avvenuto in buona parte del mondo e, nel XXI secolo, si sta compiendo anche in India e in Cina.

I borghi che i cafoni abitavano sono radicalmente cambiati. L’Italia contadina è ormai divenuta un sogno (o un incubo) del passato. Riaffiora nelle sagre di paese o nel recupero patinato della musica popolare. Meno, molto meno, riaffiora il passato di sangue. Meno, molto meno, riaffiorano le macerie della violenza.

Alessandro Leogrande



Testo tratto da: Alessandro Leogrande, Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud, Mondadori, Strade blu, Milano 2008
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di T N