Massime e memorie 07/11/2009

Il testamento di Alda Merini

Un omaggio alla grande poetessa, scomparsa lo scorso primo novembre: ha lavorato nel buio, come falco notturno od usignolo dal dolcissimo canto




I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle

Alda Merini


Testo tratto da: Alda Merini, Testamento, a cura di Giovanni Raboni, Crocetti Editore, Milano 1988: link esterno

di T N