Massime e memorie 11/07/2009

La teoria delle tette. Ovvero: il conto delle minne

«Devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane»




Da non perdere il romanzo di Giuseppina Torregrossa, libro da cui ricaviamo il brano per "visioni" di questa settimana.

La storia entra nel cuore pulsante di una terra come la Sicilia. In questa isola ogni anno, il cinque di febbraio, nonna Agata vuole accanto a sé la nipote Agatina per insegnarle i segreti della preparazione dei dolci in onore della santa di cui entrambe portano il nome. Mentre impastano le cassatelle a forma di seno, le minne, la nonna racconta il martirio della Santuzza, cui il crudele console Quinziano, non sopportando di sentirsi respinto, fece tagliare le mammelle.

La vicenda drammatica e spaventosa offre l'occasione per mettere in guardia la nipotina su una delle regole del mondo maschile: «... Devi sapere che gli uomini, se non ci provi piacere quando ti toccano, si sentono mezzi masculi, ma guai a te se ci provi piacere, perché allora ti collocano tra le buttane».



IL BRANO

Alla fine del pranzo, insieme al caffè arrivano a tavola le cassatelle, accolte da un applauso. Il vassoio grande era coperto da montagnole bianche, ammiccanti, messe vicine a due a due, che invitavano prima di tutto a toccarle, poi a leccarne la glassa e infine a morderle delicatamente, per non ferirle.
Appena le addentavo la crema di ricotta, zucchero e cioccolato riempiva ogni angolo della mia bocca, la sentivo spalmarsi sul palato; chiudevo gli occhi e il piacere si spandeva per tutto il mio corpo di bambina e si mischiava a una sensazione di protezione e fiducia, perché secondo le convinzioni della nonna la cassatella mi avrebbe tenuto lontana dalle malattie e, nel caso più sfortunato, mi avrebbe fatta certamente guarire.
Le minne di Sant’Agata erano l’assicurazione per la mia salute, il dolce amuleto che mi avrebbe accompagnato nella mia vita di donna

Giuseppina Torregrossa

Testo tratto da: Giuseppina Torregrossa, Il conto delle minne, Mondadori, Milano 2009: link esterno


L'AUTRICE



Giuseppina Torregrossa (Palermo, 1956) è madre di tre figli e vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent'anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno.

Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo, L'assaggiatrice (Iride - Rubbettino). Con il monologo teatrale Adele (Borgia Editore) ha vinto nel 2008 il premio opera prima "Donne e teatro" di Roma.

di T N