Massime e memorie

L’INFANZIA E’ STUPORE

Tra montagne di nudo donnesco animale, in una bolgia dantesca di madonne straordinarie d’ogni forma e d’ogni età, un omaggio a Carmelo Bene

08 maggio 2004 | T N

Su un asse di appena quaranta chilometri distante Otranto, in Campi Salentina, pianura sconfinata agricola, di grano, vino, ulivi, e tabacco, soprattutto tabacco, un Atlas di tabacco, ha luogo la mia nascita di Sardanapalo.
Vedo montagne di donne “d’ogni forma”, “d’ogni età”, (il numero effettivo di queste tabacchine si può quantificare almeno sulle millequattro). Mi ritrovo quattrenne palleggiato da questa montagna di nudo donnesco animale, negli spogliatoi di una azienda, tra un intervallo e l’altro destinato alla cernita o all’imballaggio, e ai vari trattamenti del tabacco.

(…)

Da questo paradiso, da questo stupore, perché l’infanzia è stupore, quando non si è avuto la sciagura di essere nati in città – l’infanzia come sgomento della cantina buia, spavento ricercato a tutti i costi, quello stesso spavento di che è fatta la donna e che la donna rifiuta precludendosi qualunque abbandono -; da queste mie madonne straordinarie, nell’ora che doveva essere la mia felicità, quando rientravo in quel monte di tabacco che mi aspettava e che era la mia casa, mi ritrovavo in una bolgia dantesca, in una interferenza che non vedevo l’ora cessasse per tornare a quell’altra mia vita meravigliosa, religiosa, inesistente.
Questa interferenza era fatta di nudi femminili che poi si rivestivano di certe specie di tute sollevate fino al pube, che sguazzavano nel letame, in una quantità indescrivibile di tabacco. Le ragazze, cento, duecento, trecento, si divertivano ad acchiappare tipacci enormi dilaniandoli con i denti, se li lanciavano – era questo il loro gioco preferito ( e che io trovo un gioco che tutt’oggi si addice alle sane fanciulle di campagna, e alle donne che la natura matrigna ha destinate a restare prive in eterno della femminilità).

Carmelo Bene


Testo tratto da: Carmelo Bene, Sono apparso alla Madonna, Longanesi & C., Milano 1983

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