Massime e memorie

Non fraintendetemi: io amo il mondo della ristorazione

Anthony Bourdain, una gioventù dissipata, tra droga e contestazione, poi chef rivelazione a New York

15 novembre 2008 | T N

Non fraintendetemi: io amo il mondo della ristorazione. Diavolo, ne faccio ancora parte - sono chef da una vita, addestrato secondo i canoni della tradizione classica, e nel giro di un'ora starò probabilmente rosolando le ossa per la demi-glace e facendo a pezzi filetti di manzo in una scalcagnata cucina a sud di Park Avenue.

Non sto per vuotare il sacco su tutto quello che ho visto, imparato e fatto nella mia lunga e documentata carriera di lavapiatti, sguattero, addetto alla friggitrice e poi al grill, salsiere, sous-chef e chef solo perché sono furioso contro il sistema o perché voglio sconvolgere i clienti che stanno cenando. E vorrei continuare a fare lo chef anche dopo che questo libro sarà stato pubblicato, perché questa vita è l'unica che conosco davvero. Se dovessi aver bisogno di un favore alle quattro del mattino, che si tratti di un prestito al volo, di una spalla su cui piangere, di un sonnifero, di soldi per la cauzione o semplicemente di qualcuno che mi venga a recuperare in auto in un quartiere malfamato sotto una pioggia battente, io non mi rivolgerei di sicuro a un collega scrittore. Chiamerei il mio sous-chef, o uno che lo è stato in passato, o il mio salsiere, qualcuno con cui lavoro o ho lavorato nel corso degli ultimi vent'anni.

No, io voglio parlarvi degli oscuri recessi delle retrovie di un ristorante - una sottocultura la cui gerarchia militare e l'etica vecchie di secoli a base di "rum, sodomia e frusta" creano una miscela di ordine inossidabile e caos capace di mettere a dura prova i nervi di chiunque - perché le trovo piuttosto rilassati, al pari di un bel bagno caldo. Posso muovermi a mio agio in questa vita.

Anthony Bourdain



Testo tratto da: Anthony Bourdain, Kitchen Confidential. Avventure gastronomiche a New York, traduzione di Carla Lavelli, Fausto Vitaliano, Cecilia Veronese, Feltrinelli Traveller, Milano 2005

Potrebbero interessarti

Massime e memorie

I 110 mila occupati nella filiera dell’olio d’oliva

L’ulivo, in particolare, ha disegnato - e caratterizza - un’intera civiltà, quella del Mediterraneo - ha dichirato il Presidente Sergio Mattarella al Forum dell'Olio e del Vino - Un simbolo di pace, di serena longevità rispetto alle impazienze del presente

24 marzo 2025 | 16:00

Massime e memorie

Oleo ridens: nuovi modelli di scala per la raccolta delle olive

I nuovi modelli di scale per la raccolta delle olive molto pollitically s-correct. Obiettivi dichiarati la sicurezza nel luogo di lavoro (l'oliveto), l'audacia progettuale, l'economicità dei costi di realizzo

04 dicembre 2024 | 14:00 | Giulio Scatolini

Massime e memorie

La società intera deve essere consapevole e accompagnare l’impegno dei produttori agricoli

Il messaggio del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella al Presidente della Confederazione Agricoltori Italiani - CIA, Cristiano Fini

01 dicembre 2024 | 15:00

Massime e memorie

Oleo ridens: le scale certificate per gli infortuni nella raccolta delle olive

Usare gli strumenti giusti è fondamentale per evitare incidenti, anche nella raccolta delle olive. L'hobbismo olivicolo porta con sè anche gravi rischi per la salute che bisogna prevenire

29 novembre 2024 | 13:30 | Giulio Scatolini

Massime e memorie

Il Primo Maggio del Presidente Mattarella per l’agroalimentare italiano

La valorizzazione della produzione agricola è strettamente connessa e integrata con il rispetto del valore della terra, con il riequilibrio ambientale

01 maggio 2024

Massime e memorie

Il cibo non è una merce qualunque

Rispettare gli alimenti e concedere loro il posto preminente che hanno per la vita dell’uomo sarà possibile solo se prenderemo coscienza che sono un dono di Dio

19 ottobre 2022