Massime e memorie 17/05/2008

La nuda verità delle cose secondo Ferdinando Camon: "Mio padre vuol sempre sapere tutto"

Una famiglia povera e contadina, da sempre immobile nel suo stato di miseria e grandezza, a testimonianza di un mondo che fu e che segretamente ancora ci appartiene


Mio padre vuol sempre sapere tutto. Per le strade raccoglie i tòcchi di carta che trova e li porta a casa. Se sono bagnati li asciuga sul focolare, poi li stira col palmo della mano e li legge uno per uno. Gli interessano tutti: pezzi di giornale, lettere buttate via, conti della spesa. Da due parole è capace di ricostruire una notizia, da una illustrazione si immagina la trama di un film, da un conto della spesa capisce chi può averla fatta. Ci sono famiglie che comprano solo pane, ma si vergognano della loro povertà e allora mettono il pane sui piatti, per far credere che anche nei giorni lavorativi, e non solo di domenica, mangiano minestra o carne o verdura.

Ferdinando Camon


Testo tratto da: Ferdinando Camon, Un altare per la madre, Garzanti, Milano 1978

di T N