Massime e memorie 18/05/2021

L'amore di Franco Battiato per l'agricoltura e l'olio d'oliva, scoperto in tarda età

L'amore di Franco Battiato per l'agricoltura e l'olio d'oliva, scoperto in tarda età

Pochi sanno che il cantautore siciliano si è occupato anche di cibo e agricoltura nel libro "Sowa Rigpa". Un invito discreto e ironico ad appropriarsi del proprio futuro tornando ai cibi dei nostri nonni


Franco Battiato è certamente stato un cantautore che ha fatto la storia della musica italiana, ma è anche un artista e un filosofo che è passato per tante esperienza, dedicandosi all'agricoltura e al cibo solo in tarda età, circa 10 anni fa.

Le sue riflessioni sul cibo e l'alimentazione sono racchiuse in un libro dal titolo criptico, come suo solito: "Sowa Rigpa" (Infinito edizioni, pagine 128, prefazione di Piero Ferrucci).

In un mix di scienza e filosofia, oltre che storie e aneddoti, Franco Battiato parla di un ritorno alla terra e alle cose semplici, di ricette antiche e di una filosofia del cibo ispirata allo spirito tibetano e a Platone, a Ovidio e a Empedocle: "un lavoro gustoso e sorprendente, un viaggio rassicurante tra i sapori e i segreti di una alimentazione basata solo sugli ingredienti naturali per riscoprire il proprio benessere psicofisico e il rapporto con il proprio palato".

L'orticello di casa, la coltivazione delle zucchine, dei pomodori, della melanzane e delle lattughe non sono solamente un modo per cambiare stile di vita, ma l'essenza di una esistenza basata sugli elementi primordiali dell'essere umano. Riappropiarci di un diverso approccio al cibo per riappropiarci dell'essenza stessa della vita.

Dalle sue riflessioni è nata l'idea di mettere su carta i dialoghi che il musicista faceva abitualmente con Giuseppe Coco. Ne è uscito fuori un affresco fatto di ricette semplici (le uova alla Battiato, i peperoni in agrodolce, i trunzi, ovvero i gambi del cavolo saltati in padella, l' insalata della zia, le cipolle di Giarratana cotte al forno e condite con un filo di olio, le marmellate e i biscotti fatti in casa, e tutta una serie di ricette apprese "quando ero bambino da mia madre, da mia nonna e da mia zia") ma anche di aneddoti divertenti legati alla cultura del cibo: i primi anni a Milano, "quando, proveniente dalla Sicilia, senza una lira, preparavo i maccheroni ai quattro formaggi, nel senso che buttavo giù i primi formaggi che capitavano".

Ricordare Franco Battiato non significa solo ascoltare le sue canzoni ma anche scoprirlo e riscoprirlo nelle sue convinzioni, magari anche quelle che sono rimaste lontante dagli occhi dei media, pubblicate da piccoli editori, per vedere Franco Battiato con altri occhi, come lui ha fatto col mondo

di T N