Massime e memorie 15/10/2011

L'olivagione nel racconto di Agostino Gallo

E' bella cosa vedere gli uomini sopra gli scalimpertighi lunghi trenta o trentacinque braccia, talmente diligenti nel tirar con le mani


Ordinariamente si raccolgono le olive… più tosto con le mani, che batterle con le pertiche: perciò che con queste si fraccano e si rompono di rami assai con danno del seguente anno. Et veramente ch’è bella cosa il vedere quegli uomini sopra gli scalimpertighi lunghi trenta o trentacinque braccia, talmente dilgenti nel tirar con le mani nei suoi grembiali di corame, di ramo in ramo le olive, che paiono tanti sciratti (scoiattoli), che continuamente ruotino. E’ ben vero che quei rami, che non si possono avere con gli uncini, è forza batterli con le pertiche: onde sono poi colte quelle dalle genti secondo che cadono in terra.

Agostino Gallo

1603

 

Testo tratto da:

Gian Maria Varanini (a cura di)

Olio ed olivi del Garda veronese.

Le vie dell’olio gardesano dal medioevo ai primi del Novecento

Fratelli Turri,

Cavaion Veronese, 2000

 

di T N