Massime e memorie 13/11/2010

La carne, figlio. Devi mangiare la carne

Hai una famiglia che se la può permettere. Per fortuna. Un esilarante racconto di
Gianrico Carofiglio


Il maestro di bastone

(...) "La carne, figlio. Devi mangiare la carne. Sei troppo magro. Devi mangiare la carne tutti i giorni che per fortuna c'hai una famiglia che se la può permettere. Cosimo all'età tua pesava già settanta chili" diceva donna Angelina.

L'argomento, va detto, era scarsamente persuasivo. Cosimo era il fratello minore di zia Agnese, all'epoca poco più che trentenne, ma già ridotto come un rottame. Si trattava di un trippone ansimante, capace di trangugiare quantitativi spaventosi di cibo e in particolare ogni tipo di carni arrostite alla brace e sgocciolanti grassi letali. Era stato evidentemente addestrato dalla madre a compiere simili imprese. Mangiava, beveva e fumava con ostinata determinazione suicida. A quarant'anni, ovviamente, ha avuto un infarto. L'ha scampata per un pelo e adesso prende dieci pillole al giorno, e mangia riso in bianco e merluzzi lessi. Donna Angelina non c'è più e non deve assistere al terribile spettacolo del piccolo Cosimo privato delle sue cinque razioni settimanali di salsicce di maiale. (...)


Gianrico Carofiglio


Testo tratto da: Gianrico Carofiglio, Non esiste saggezza, Rizzoli, 2010

di T N