Massime e memorie 02/10/2010

All'Osteria dell'Unione gli amatori del vino schietto e generoso e l'oste Gigi

Un memorabile ritratto di tal Fringuello, soprannome di un ometto di mezza statura dall'occhio malizioso e dai modi grottescamente civili, tratto dalla vitale e briosa penna di Carlo Lorenzini detto Collodi


Carlo Collodi

(...)

L'Osteria dell'Unione era allora in grandissimo credito: e in particolar modo, presso tutti gli amatori del vino schietto e generoso (come stava scritto a caratteri rossi sopra l'impannata della Taverna).

L'oste si chiamava Gigi di nome, e di soprannome Fringuello.

Immaginatevi un ometto, di statura mezzana, dall'occhio accorto e malizioso, e dai modi grottescamente civili.

Parlava volentieri di musica e di teatri. Conosceva tutte le celebrità cantanti dell'epoca, e aveva l'abitudine di canterellare (stuonando sempre) i motivi più popolari dell'opere in voga.

Bazzicava volentieri le persone che esso riteneva per istruite: e andava a nozze, ogni qualvolta, chiamato o non chiamato, poteva metter bocca in qualche discussione o artistica o letteraria.

La sua passione prediletta era la politica; si occupava di gabinetti, di parlamenti, di note diplomatiche, di notizie ufficiali. Era un bullettino ambulante.

(...)

Collodi




Testo tratto da: Collodi, Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno. Prefazione di Michèle Merger. I misteri di Firenze. Prefazione di Andrea Camilleri; edizione nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Giunti, Fondazione Nazionale Carlo Collodi, 2010


L'opera costituisce il primo volume dell'edizione nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, detto Collodi, cui sta egregiamente lavorando una commissione scientifica presieduta da Daniela Marcheschi.

di T N