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Agricoltura biologica: investire su un’alimentazione che tutela salute e ambiente
Il ruolo strategico del bio rigenerando la fertilità dei suoli, accrescendo la biodiversità e producendo benefici tangibili per il clima, l'economia rurale e il benessere dei cittadini. Al tempo stesso, il biologico rafforza la sicurezza alimentare
16 ottobre 2025 | 09:00 | C. S.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che quest’anno ha come tema “Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori”, FederBio rilancia l’appello della FAO a collaborare per trasformare i sistemi agroalimentari in chiave sostenibile, affinché tutti possano avere accesso a un’alimentazione sana e nutriente nel rispetto dell’ambiente.
La Federazione sottolinea che l'agricoltura biologica, escludendo l'uso di sostanze chimiche di sintesi, svolge un ruolo strategico nel consolidare la resilienza delle filiere del cibo: rigenerando la fertilità dei suoli, accrescendo la biodiversità e producendo benefici tangibili per il clima, l'economia rurale e il benessere dei cittadini. Al tempo stesso, il biologico rafforza la sicurezza alimentare, valorizzando pratiche locali e di comunità e riducendo la dipendenza da filiere globali e dai rischi legati al modello intensivo.
“Condividiamo pienamente il tema scelto dalla FAO, che sottolinea l'importanza della collaborazione globale per garantire pace, sostenibilità, prosperità e sicurezza alimentare - commenta Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – Non basta però assicurare cibo sufficiente per tutti, occorre fornire una nutrizione sana e di qualità, perché salute e benessere dipendono da ciò che mettiamo nel piatto. Va quindi accelerata la transizione verso modelli sostenibili sotto il profilo alimentare, sociale, economico e ambientale. Occorre una nuova visione dell’agricoltura e proprio la FAO ha indicato l’approccio agroecologico come l’innovazione strategica che può contribuire al processo di trasformazione verso sistemi alimentari equi, responsabili e sostenibili, che migliorano la produzione e la sicurezza alimentare. Per le sue caratteristiche l’agroecologia rappresenta l’agricoltura del futuro, in grado di nutrire il mondo preservando il Pianeta e le comunità locali del cibo”.
I benefici di un’alimentazione biologica sono confermati da un recentissimo studio sperimentale dell’Università di Roma “Tor Vergata”, sostenuto dal Ministero della Salute, e presentato nell’ambito della campagna “Il Bio dentro di noi”, promossa da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico. La fase conclusiva dell’indagine che ha comparato gli effetti della dieta mediterranea convenzionale e bio, “Effects of Italian Mediterranean Organic Diet on the Gut Microbiota: A Pilot Comparative Study with Conventional Products and Free Diet” pubblicata sulla rivista scientifica Microorganisms, ha dimostrato che bastano quattro settimane di versione bio per modificare in modo misurabile la composizione del microbiota intestinale e aumentare significativamente l’abbondanza di batteri benefici, con effetti antinfiammatori, antiossidanti e immunomodulanti.
Anche la fase precedente dello studio basata sulla valutazione dei metaboliti urinari “Organic food quality promotes the MIIA effect (Microbiota–Immune–Inflammation Axis) in an Italian Mediterranean diet”, pubblicata su Metabolites, conferma che la dieta mediterranea bio incrementa le sostanze utili per il metabolismo energetico e le molecole essenziali per l’equilibrio immunitario, riducendo le sostanze nocive legate agli additivi sintetici.
Scegliere biologico significa dunque proteggere dall'esposizione ai pesticidi di sintesi sia chi consuma sia chi lavora nei campi. Sono sempre più documentati i potenziali rischi legati ai fitofarmaci. L’Istituto Ramazzini di Bologna, impegnato da anni in studi approfonditi, con la recente ricerca Global Glyphosate Study consolida, in linea con le valutazioni dello IARC, la pericolosità associata al glifosato (e dei GBH), tra gli erbicidi più utilizzati a livello mondiale.
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