Associazioni di idee
Rinviata di un anno la norma del conferimento olive in sei ore

La rigidità del termine temporale avrebbe reso logisticamente impossibile il trasporto delle olive su medie e lunghe distanze, penalizzando i frantoi non collocati nei principali bacini olivicoli e restringendo di fatto il mercato per gli olivicoltori
02 ottobre 2025 | 09:40 | C. S.
L’entrata in vigore della norma che impone la consegna delle olive ai frantoi entro sei ore dall’acquisto da parte dei commercianti slitta al 1° luglio 2026. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha infatti firmato il decreto che modifica il provvedimento del 18 settembre 2024, accogliendo la segnalazione di AIFO, Associazione Italiana Frantoiani Oleari, che fin dall’inizio aveva evidenziato le gravi difficoltà applicative della disposizione.
La rigidità del termine temporale avrebbe reso logisticamente impossibile il trasporto delle olive su medie e lunghe distanze, penalizzando i frantoi non collocati nei principali bacini olivicoli e restringendo di fatto il mercato per gli olivicoltori, costretti a conferire la produzione a pochi impianti nelle vicinanze. AIFO aveva chiesto un rinvio dell’entrata in vigore per consentire di aprire un tavolo di confronto e individuare soluzioni più equilibrate.
“Ringraziamo il Ministro Lollobrigida e il Sottosegretario con delega all’olivicoltura, Patrizio La Pietra, per aver raccolto le nostre osservazioni e aver dato una risposta concreta alla filiera – dichiara il presidente AIFO, Alberto Amoroso –. Con la campagna olearia ai nastri di partenza, questa proroga era indispensabile per evitare di mettere in ginocchio frantoi e olivicoltori. La forza della nostra associazione è il confronto: oggi abbiamo ottenuto un risultato importante e soprattutto abbiamo guadagnato un anno di tempo per discutere e condividere soluzioni operative. Non servono le urla, ma serietà e dialogo, ed è così che intendiamo continuare a lavorare”.
Per AIFO si tratta di un segnale che conferma quanto lo studio tecnico e il dialogo istituzionale possano correggere scelte legislative che, seppur meritorie negli intenti, rischiano di produrre effetti indesiderati nell’applicazione pratica. L’associazione ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni affinché, entro il 2026, vengano individuati strumenti realmente efficaci per garantire la qualità dell’olio extravergine senza compromettere la sostenibilità della filiera olivicola-olearia.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Posticipata al 1 luglio 2026 il limite delle 6 ore per il conferimento delle olive ai frantoi

Firmato il decreto da parte del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Troppe incertezze applicative della norma del conferimento olive entro 6 ore, le difficoltà logistiche legate ai trasporti su medie e lunghe distanze
02 ottobre 2025 | 17:00
Associazioni di idee
Lotta all'obesità: servono misure concentre contro i cibi ultra-processati

Centrale è il rilancio delle mense scolastiche come luoghi di salute ed educazione, attraverso l’introduzione sistematica di cibo a km zero, stagionale e di filiera corta, superando la logica del massimo ribasso
02 ottobre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Scandalo olio di oliva dal Nord Africa: a rischio il mercato italiano

Qualsiasi manovra opaca o speculativa a livello internazionale rischia di compromettere gravemente l’equilibrio del mercato e la tenuta economica di migliaia di olivicoltori e frantoiani. Unapol richiama l'attenzione delle istituzioni italiane
01 ottobre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
Olio d’oliva, lo scandalo da 180 milioni di euro tra Spagna e Tunisia

Riciclaggio di denaro e speculazioni finanziarie sul mercato dell’olio d’oliva. “La Tunisia non può diventare il ventre molle del mercato oleario internazionale o ci saranno danni per l'Italia" afferma Gennaro Sicolo
01 ottobre 2025 | 14:00
Associazioni di idee
Dazi del 10% anche sul legname che va negli Stati Uniti

L’export verso il mercato statunitense di mobili italiani sta facendo già i conti con una flessione del 7,7% registrata a luglio, provocata dal dazio al 15% previsto dal precedente Accordo Quadro tra Washington e Bruxelles
01 ottobre 2025 | 11:00
Associazioni di idee
Grano: basta prezzi sotto i costi di produzione

La conferma anche nei dati ufficiali di Ismea: coltivare frumento duro e tenero significa lavorare in perdita. Per il grano duro in Puglia, Sicilia e Basilicata il prezzo medio è di 295 euro a tonnellata contro costi pari a 318 euro a tonnellata
01 ottobre 2025 | 09:00