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Stop agli espianti selvaggi di vigneti

Stop agli espianti selvaggi di vigneti

Più attenzione a vigneti a elevato valore paesaggistico, come pendii, terrazzamenti, varietà con valore genetico o in aree con valore ambientale o dove la viticoltura è centrale e che sono a rischio di spopolamento

21 novembre 2024 | 09:40 | C. S.

“Espianti sì, ma con criteri condivisi a salvaguardia della tenuta socioeconomica e paesaggistico-ambientale. E con finanziamenti a carico dei Paesi membri e non ai Fondi strategici europei (Pns). Maggior elasticità nei fondi per la promozione e una miglior definizione normativa per i nuovi vini (dealcolati) per agevolarne la commercializzazione e semplificazioni sull’etichettatura digitale. Le 'raccomandazioni' inserite nella bozza del Gruppo di alto livello della Commissione europea sul Futuro del vino nell’Ue vanno per buona parte nella direzione auspicata e sostenuta da Unione italiana vini (Uiv)”. Lo afferma la principale organizzazione italiana del settore a seguito del terzo incontro del Gruppo di alto livello svoltosi a Bruxelles il 15 novembre. Il documento finale sarà rilasciato il prossimo 16 dicembre.

In materia di espianti, secondo la bozza, il Gruppo di alto livello raccomanda “di affrontare le situazioni di eccesso strutturale di offerta con finanziamenti nazionali” pur con i distinguo da tempo sostenuti da Uiv e legati a “vigneti a elevato valore paesaggistico, come pendii, terrazzamenti, varietà con valore genetico o in aree con valore ambientale o dove la viticoltura è centrale e che sono a rischio di spopolamento”. Una posizione che, per Uiv, preserverebbe il “pacchetto” dei fondi specifici destinati alle “misure attive”, come la promozione, di cui il settore necessita per affrontare la sfida ai cambiamenti di consumo e alle incertezze del mercato. Secondo Uiv, è fondamentale che il documento mantenga il focus sulla competitività del settore, che siano introdotte alcune flessibilità sulla gestione del potenziale e delle autorizzazioni e che, come proposto dal Masaf, sia per la prima volta introdotta la possibilità per i Paesi di salvare le economie dei fondi del PNS che potrebbero essere re-investiti nel settore.

Tra i temi trattati, anche quello della semplificazione in materia di Ocm Promozione, con la positiva raccomandazione di “aumentare la durata del sostegno alle misure di promozione per consentire il consolidamento del mercato”.

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